In vista del Giubileo il Comune ha cominciato a censire tutte le strutture ricettive della Capitale facendo emergere tante situazioni non in regola
Il comune di Roma nell’ultimo anno ha portato avanti un’indagine per capire quanti sono i posti letto disponibili tra alberghi, case vacanza e affitti a breve termine, e soprattutto bed and breakfast offerti per lo più da piattaforme online molto famose. Il risultato dell’indagine è stato piuttosto eclatante, dato che ha portato alla scoperta di migliaia di alloggi abusivi.
Roma è da sempre la Capitale del turismo, infatti, dopo la parentesi della pandemia, i turisti sono tornati in massa a visitare le bellezze della Città Eterna. In vista anche dell’Anno Santo, che si aprirà a dicembre del 2024, tanti sono i cittadini che provano a entrare nel business degli alloggi e dei posti letto da mettere a disposizione. Ma la realtà in Italia supera a volte anche la fantasia.
Un business che fa gola a tanti
L’esplosione definitiva dei siti internet che, online e in tutta comodità dal divano di casa, permettono di scegliere la struttura o l’alloggio dove andare a dormire per visitare una città straniera, ha fatto venire la voglia a molti di entrare in affari, mettendo a disposizioni dei posti letto, magari nella propria casa o parte di essa, così sono sorti ovunque e senza regole i Bed and Breakfast. Moltissime case o stanze, anche all’interno di condomini, sono state trasformate in b&b con servizi essenziali: un letto e un bagno. Negli ultimi mesi, inoltre, gli alloggi sono aumentati in preparazione del Giubileo che inizierà nel dicembre del 2024, quando saranno attesi a Roma circa 30 milioni di fedeli. Negli ultimi quattro anni le strutture extralberghiere in più nella Capitale sono circa 5mila, si è passati infatti dalle 17.940 rilevate nel 2019 alle 22.828 censite quest’anno, e il Campidoglio ha voluto vedere chiaro in tutto questo proliferare di posti letto.
Dati sconcertanti
L’indagine del comune ha censito 12.660 alloggi a uso turistico, 3.127 guest house, 2.755 case vacanza non imprenditoriali, 2.693 case vacanza imprenditoriali, 1.234 bed and breakfast non imprenditoriali e 86 imprenditoriali, 246 case per ferie, 16 ostelli e 11 ostelli per la gioventù. Tutte queste categorie si differenziano per i servizi offerti ai turisti oppure per questioni societarie o fiscali. Ma a questo dato sono da aggiungere le 12.171 attività abusive, come i bed and breakfast, individuate dal dipartimento Turismo del Campidoglio grazie al confronto tra numeri ufficiali e annunci pubblicati sui principali portali online. Un bed and breakfast abusivo, di fatto, sfugge al pagamento della tassa di soggiorno richiesta dai Comuni. Il Comune di Roma avrebbe perso tra i 20 e i 40 milioni di euro di tasse evase. Un dato davvero allarmante che ha fatto emergere la giungla del sommerso in un business “nuovo” dalle nostre parti, poco abituati in Italia all’affitto delle stanze, usanza tipica nel nord e centro Europa.