Lo sciopero generale della discordia tra sindacati e governo si farà domani, venerdì 17 novembre.
I servizi a rischio sono molti: dagli asili nido alle scuole materne, passando per gli uffici pubblici, fino all’università e alla sanità.
La città di fermerà per volontà dei lavoratori iscritti a Cgil e Uil, insieme anche a Usb. Tutti i lavoratori dei settori pubblici e privati incroceranno le braccia per tutto il giorno per chiedere al governo di cambiare la Legge di bilancio e le politiche economiche e sociali. Solo il settore dei servizi pubblici si fermerà per quattro ore invece che otto.
“Si avvisa la cittadinanza che nella giornata del 17 novembre 2023 potrebbero verificarsi disservizi”, si legge il sito del Comune di Roma. Lo stesso avviso è affisso fuori dagli asili nido e le scuole dell’infanzia.
Il corteo studentesco
Incroceranno le braccia anche i dipendenti di Roma Multiservizi. Dalle 8.30 alle 10 è previsto un corteo di circa 500 persone della Rete degli Studenti Medi da piazza Barberini a piazza del Popolo, lungo via Sistina, piazza Trinità dei Monti e viale Gabriele D’Annunzio. Previste deviazioni per le linee 52, 53, 61, 62, 63, 80, 83, 85, 119, 160, 492 e 590.
I trasporti
I lavoratori che operano nel settore dei traporti invece, protesteranno dalle 9 alle 13 dopo la precettazione del ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini. A Roma lo sciopero riguarda l’Atac e la rete RomaTpl. Si fermeranno per 4 ore anche i treni regionali e nazionali. I tassisti potranno astenersi dal turno di lavoro. Sciopero anche per Anas e gli addetti alla viabilità.
A rischio anche la raccolta rifiuti
“Trattandosi di organizzazioni sindacali rappresentative potrebbero esserci disagi nell’erogazione dei servizi normalmente assicurati” da Ama, come scrive l’azienda in una nota. Per cui potrebbero scioperare anche i lavoratori dei servizi di igiene ambientale e la spazzatura potrebbe non essere raccolta.
Ama ha comunque attivato le procedure per assicurare i servizi minimi essenziali durante lo sciopero, tra cui il pronto intervento a ciclo continuo, la pulizia dei mercati, la raccolta dei rifiuti nelle case di cura, negli ospedali, nelle caserme e nelle comunità di recupero tossicodipendenti. Anche i cestini nelle aree turistiche verranno svuotati.
Sciopero anche per i servizi cimiteriali, che allo stesso modo garantiranno i servizi minimi essenziali.