È stata seguita da un uomo che poteva essere suo nonno: una bambina di soli 11 anni è stata pedinata dall’anziano fin dentro l’ascensore della propria abitazione. La piccola non si accorge di nulla, ritrovandosi all’improvviso faccia a faccia con il molestatore in uno spazio molto ristretto.
L’uomo la palpeggia mentre salgono al quinto piano e lei inizia ad urlare; quando l’ascensore si ferma, ad aspettarli sul pianerottolo c’è il padre della piccola che aveva sentito le grida della figlia. Lei scossa non dice una parola, mentre l’anziano fugge per le scale; il padre ha una frazione di secondo per realizzare e parte all’inseguimento, bloccando il molestatore in portineria.
Qui lo affida a due vicini usciti anche loro per il forte trambusto e torna davanti al proprio appartamento per sincerarsi delle condizioni della figlia; tornato all’ingresso del condominio però, il molestatore era riuscito a fuggire di nuovo, dirigendosi verso la scuola della piccola cercando di confondersi tra la folla.
Alla fine, dopo un altro inseguimento, il padre riesce a bloccare il colpevole con l’aiuto di alcuni passanti e vengono allertate le forze di polizia.
Dopo il fermo, i pm Maria Monteleone e Claudia Alberti hanno chiesto e ottenuto la convalida e la custodia cautelare in carcere per l’uomo, accusandolo di violenza sessuale aggravata dall’età della giovane vittima.