Clamoroso a Roma, trova 245 milioni di lire in casa, ma non può cambiarli in Euro

Un uomo ha trovato nella casa del fratello defunto un patrimonio incredibile. Ma non è riuscito ancora a cambiarlo in euro: ecco cosa dice la legge

Come trovare un tesoro e non poterlo sfruttare. L’incredibile storia che vi stiamo per raccontare è accaduta a Roma ed ha avuto come protagonista un pensionato, ex Commissario di Polizia. L’uomo, che stava ripulendo insieme al figlio la casa del fratello, scomparso qualche anno prima, ha fatto una scoperta incredibile, che però (almeno al momento) non è stato in grado di sfruttare.

Un uomo ha trovato oltre 250 milioni di Lire, ma non può cambiarli in Euro – Roma.Cityrumors.it

Quando ha aperto uno dei cassetti della camera da letto del fratello, Giuseppe Antonio Bagnato, non credeva ai suoi occhi. Di fronte a se ha trovato una serie incredibile di banconote. Soldi che il fratello aveva evidentemente conservato, ma dei quali non aveva fatto voce con nessuno. L’ex commissario di Polizia e gli altri componenti della sua famiglia, non erano minimamente a conoscenza della fortuna che il fratello aveva conservato tra le sue quattro mura. Un segreto che si è portato dentro la tomba.

Bagnato ha iniziato a contare il malloppo che gli si è presentato davanti e si è subito reso conto che si trattava della vecchia Lira. La banconota che il Conio italiano ha stampato fino al 2002 e che è stata poi sostituita con l’Euro: l’ex Commissario di Polizia ha trovato 2.059 banconote da centomila lire, 630 da cinquantamila lire, 557 da diecimila lire, 298 da cinquemila lire, 126 da duemila lire e 506 da mille lire. Il totale lo ha fatto vacillare: 245 milioni e 218 mila lire: con il cambio in Euro fanno circa 126 mila euro. Una piccola fortuna, un’eredità che avrebbe sistemato la sua famiglia.

Dalla gioia sfrenata alla delusione più grande

Ma la gioia per Bagnato è durata davvero poco. La scoperta è stata fatta nel gennaio del 2019. Nel corso degli ultimi quattro anni l’uomo ha cercato in tutti i modi di cambiare le Lire in Euro, senza riuscirci:  “E’ come avere carta straccia”, ha detto, manifestando la sua enorme delusione. Tutti i tentativi fatti sono risultati vani: la Lira italiana, infatti, è andata fuori corso nel 2002 e, così come previsto da alcune norme e sentenze della Cassazione, le filiali della Banca d’Italia dal 2016 ormai cambiano le lire solo se si è verificata una cosa.

Cambio Lire-Euro: ecco cosa dice la Legge

L’incredibile disavventura per un pensionato, incapace di incassare oltre 128 mila euro. Roma.Cityrumors.it

Chi si è ritrovato delle banconote in casa del vecchio Conio, avrebbe potuto trasformarle in Euro, presentando una specifica richiesta attraverso una raccomandata inviata tra il 6 dicembre 2011 e il 28 febbraio 2012, specificandone l’importo. Chi non lo ha fatto, si è visto negare la possibilità di effettuare il cambio. Giuseppe Antonio Bagnato, naturalmente non poteva rispettare quella scadenza. Quando è stata superata l’ultima data utile per il cambio, il fratello era ancora vivo, e l’ex Commissario di Polizia non era a conoscenza della fortuna che stava accumulando e risparmiando dentro casa.

Dalle pagine de Il Messaggero, ha provato a raccontare la sua incredibile storia: “Mentre con mio figlio Luca stavo sgomberando questo piccolo appartamento a Roma, per poi fare dei lavori di ristrutturazione, ho trovato, con mio grande stupore, un malloppo da 245 milioni e 218mila lire. Mio fratello non mi aveva mai detto di avere questi soldi, né tanto meno di averli nascosti in quel cassetto. Viveva da solo ed era un grande risparmiatore. Non so perché non li avesse depositati in banca, né perché non li avesse convertiti in euro finché era possibile farlo”. 

Cosa che ha provato a fare Bagnato. Ma inutilmente. Dopo la scoperta si è rivolto alla Banca d’Italia per effettuare il cambio. Ma è stato messo a conoscenza della dura realtà. “Mi è stato risposto che non era più possibile farlo perché erano ormai trascorsi più di dieci anni dall’entrata in vigore della moneta unica”, ha spiegato Bagnato, “quello che credevo fosse un tesoro si è rivelato, per ora, un cumulo di carta straccia. Ovviamente non li butto, finché non saprò con certezza che non si possono convertire”.

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