Roma, tensione altissima nel Giorno della memoria: i presidi e le proteste.

La manifestazione annunciata dei movimenti filo palestinesi non è stata autorizzata. Ma il pericolo è che a Piazza Vittorio si realizzi un presidio fisso

Tensione altissima nella capitale. I movimenti Pro Palestina hanno annunciato di manifestare per le strade della città anche nel giorno della memoria, nonostante il divieto imposto dalla Questura, che ha comunicato alla Presidente del Movimento degli studenti palestinesi Maya Issa, di fissare un’altra data, a partire da domani. La capitale è sotto il controllo stretto delle autorità, che presidiano gli esercizi commerciali e le zone ritenute sensibili.

Tensione altissima nella capitale nel Giorno della Memoria – Roma.Cityrumors.it (

La scelta di vietare le manifestazioni dei movimenti Pro Palestina ha creato polemiche. “Avevamo l’autorizzazione da giorni, potevamo garantire manifestazioni pacifiche come le altre, ma noi non ci saremo – ha dichiarato Maya Issa -. Chi nega la storia non siamo noi. Volevamo commemorare le vittime della Shoah. Volevamo anche fare un minuto di silenzio. Ma la presa di posizione della Comunità ebraica, è una presa di posizione politica che si schiera con Israele. Valutiamo di spostare la manifestazione a domani, ma non posso garantire che oggi comunque qualcuno non scenderà in piazza lo stesso”.

La scelta del ministro Piantedosi è stata giudicata positivamente dalla comunità ebraica: “Trovo che quella di Piantedosi sia una decisione saggia perché il Giorno della Memoria ha una sua connotazione, che è quella di ricordare la strage della Shoa”, ha dichiarato ai microfoni di Notizie.com, Celeste Vichi, presidente dell’Unione delle Associazioni Italia-Israele (UAII). “Soprattutto in questo momento, l’antisemitismo sta mostrando il suo vero volto, cioè la forma dell’antisionismo”. 

Tensione a Piazza Vittorio: l’ipotesi del presidio fisso

Le preoccupazioni più grandi sono legate ai cortei che erano stati annunciati dai gruppi filo-palestinesi e che prevedevano la partecipazioni di esponenti dell’estrema destra e dei centri sociali. Come quello che sarebbe dovuto partire alle 15 a San Giovanni, in zona Piazza Vittorio: avevano annunciato la loro partecipazione  centri sociali, collettivi studenteschi, Potere al Popolo e altre sigle, comprese quelle di estrema destra, fra cui CasaPound e Forza Nuova. Si annunciavano oltre mille presenze e non è escluso che qualcuno decida ugualmente di manifestare: tra le ipotesi c’è anche quella di un presidio fisso a Piazza Vittorio.

Iniziate le celebrazioni per la Giornata della Memoria – Roma.Cityrumors.it

Roma si appresta a vivere una giornata all’insegna della tensione. Nel frattempo le istituzioni hanno preso posizione e scelto la linea da seguire: il Senato della Repubblica ha aderito alla campagna #WeRemember del World Jewish Congress (Wjc) per ricordare la data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz-Birkenau. La facciata di Palazzo Madama sarà illuminata dal colore giallo, a partire dal tramonto e fino all’alba di domenica 28 gennaio. Le bandiere saranno poste a mezz’asta.

Rocca: “La memoria è un dovere”

“La Memoria è un dovere. Chi non la coltiva rischia di cadere in una pericolosa spirale che ha ripercussioni sul presente. E come Regione Lazio ci stiamo attivando con vari progetti importanti in tal senso”, ha dichiarato il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca. “In occasione della Giornata della Memoria, e non solodobbiamo contribuire a mantenere vivo il ricordo della Shoah, evitando il rischio dell’indifferenza, dell’antisemitismo, dell’odio religioso, specialmente tra le giovani generazioni. ‘È avvenuto, quindi può accadere di nuovo’, scrisse Primo Levi ne ‘I sommersi e i salvati’. Ed è proprio questo il grande valore del 27 gennaio”.

 

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