Il Tevere era diventato la discarica di rifiuti speciali per l’azienda di stoccaggio incriminata. Gli agenti sono entrati in un campo vicino Monterotondo, già sequestrato per reati riguardanti rifiuti tossici.
Arrivati sul posto, hanno scoperto una gru che lasciava cadere nelle acque gli olii esausti e combusti, oltre a batterie e pezzi di carrozzeria di automobili.
Gli agenti hanno sorpreso due individui, italiani, pregiudicati, che hanno levato i sigilli dal terreno, e stavano posando pezzi di auto, di olio di freni, di marmitte e altro materiale. I due sono stati bloccati dalla polizia.
Erano partiti da un’azienda poco distante il campo posto sotto sequestro, con la controprova del ritrovamento di oggetti della stessa tipologia di quelli portati al campo e gettati nel Tevere. Per ora, sono sette le persone denunciate. Ma l’operazione della polizia può trasformarsi in un’inchiesta per verificare se dietro la ditta che smaltiva i rifiuti illegalmente, non ci sia il crimine organizzato.