“Occorre evitare il rischio di emulazione degli atti terroristici compiuti da Hamas”.
Sono le parole della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che oggi ha fatto visita alla comunità ebraica di Roma per ribadire l’impegno del governo contro tutte le forme di antisemitismo e la prevenzione da esse.
Dopo l’attacco di sabato a Israele, l’esecutivo ha adottato misure speciali soprattutto a Roma con l’obiettivo di prevenire potenziali attacchi terroristici, non solo israeliani ma anche palestinesi. Meloni ha intenzione di non trascurare i segnali, anche se non creando allarmi.
Piantedosi: “Il nemico non è alle porte, ma evitare rischio attentati”
Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha parlato dell’innalzamento delle misure di prevenzione della sicurezza sotto tutti i campi. “Non c’è un nemico alle porte, ma è legittimo che quello che è accaduto induca a un rafforzamento per evitare il rischio di attentati”, ha dichiarato. Piantedosi ha presieduto il Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica per l’analisi delle potenziali minacce alla crisi in Medio Oriente.
“All’esito di un’articolata valutazione dei profili di rischio, sono stati disposti l’innalzamento del livello di attenzione verso ogni possibile obiettivo e un rafforzamento delle misure di prevenzione sul territorio”, si legge in una nota del Ministero dell’Interno diramata dopo il vertice.
Anche Vittorio Pisani, il capo della Polizia, ha invitato prefetti e questori ad innalzare le misure di sicurezza su obiettivi diplomatici, religiosi, culturali, commerciali ebraici e palestinesi, incluse Sinagoga e Ambasciata.
Inoltre ci saranno maggiori controlli sulla rete sulla quale Hamas potrebbe contare in Italia, a partire dai finanziatori, ma anche possibili gruppi presenti a Roma.
Meloni: “Nel rastrellamento di bimbi e giovani c’è l’odio verso un popolo intero”
Questa mattina la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha fatto visita alla Sinagoga di Roma, dove ha incontrato anche il rabbino capo Riccardo Di Segni. Uscendo dalla sinagoga, la premier ha dichiarato: “Il senso di questa visita è chiaramente portare la solidarietà alla comunità ebraica romana e italiana, perché nelle scene terribili che arrivano da Israele c’è qualcosa di più di quello che si vede in un normale ma già tragico scenario di guerra. Nella casa casa per casa ai civili, nel rastrellamento dei bambini, giovani, c’è l’odio verso l’intero popolo”.