Roma, le priorità del Campidoglio: un qr code che demonizzi i “monumeti del fascismo”

L’ultima trovata della maggioranza fa discutere: il Campidoglio vuole “risignificare i luoghi e i monumenti che portano i segni del regime fascista”

Questione di priorità; di scelte politiche e di preferenze; mentre a Roma la città evidenzia lacune di ogni genere: con problemi evidenti di sicurezza, di mobilità, con cantieri infiniti, mezzi pubblici inesistenti e spesso in fiamme; con strade falcidiate da buche e da lavori infiniti, che le rendono spesso inagibili, la priorità del comune è quella di “risignificare i luoghi e i monumenti che portano i segni del regime fascista”.

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Roma, le priorità del Campidoglio: un qr code che demonizzi i “monumeti del fascismo” – roma.cityrumors.it

Questa la mozione che l’assemblea capitolina, a maggioranza Pd – Avs – Sinistra Civica ed ecologista, ha approvato in Campidoglio. Come se la storia di un intero Paese si potesse riscrivere; come se uno Stato non portasse i segni (belli e brutti) della propria cultura e della propria esistenza. Oggi, una parte politica, si erge a paladina di una verità che si definisce incontrovertibile. Ma che sfugge dalla realtà dei fatti. E che porterebbe milioni di turisti (che ogni giorno seguono e foraggiano lo stesso Comune, visitando determinate aree) a dubitare della credibilità e della storia di quei luoghi.

Se la mozione venisse confermata, ogni volta che un turista passasse per il Colosseo quadrato all’Eur, per i Fori Imperiali, per l’Università la Sapienza, o ammirasse le bellezze dell’area del Foro Italico, dovrebbe fare i conti con una coscienza storica che lo informerebbe dei “valori violenti, discriminatori, razzisti e autoritari che queste costruzioni esprimono”.

Riscrivere la storia della città: per un un solo motivo

Da un giorno all’altro, alcune delle bellezze della Città Eterna, dei veri e propri esempi chiave dell’architettura razionalista, espressione del 900′, si trasformerebbero dal simbolo storico e culturale della città, ad un esempio di quanto Roma sia stata spregevole e infima; come se i romani dovessero vergognarsi delle proprie magnificenze, delle proprie bellezze che l’hanno resa un vanto: solo perchè realizzate in un determinato periodo storico.

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Riscrivere la storia della città: per un un solo motivo – roma.cityrumors.it

Oggi dovremmo vergognarci e urlare al mondo che le nostre opere rappresentano violenza e morti, che i nostri luoghi più iconici e amati, non sono un simbolo di storia, arte, cultura…ma un qualcosa di cui vergognarsi e da denigrare. Piazza Venezia, i Ponti monumentali che sovrastano il Tevere (come Ponte Matteotti e Ponte Flaminio), vanno risignificati: un qr code (secondo alcuni) li renderà più vivibili e aiuterà tutti a viverli con maggiore serenità. Come se qualche turista, passando per i Fori Imperiali, si sia mai posto il problema di chi li abbia realizzati. Come se qualche tifoso di Lazio e Roma, andando allo stadio, e guardando la magnificenza del Foro Italico, si sia mai vergognato al pensiero che possa essere un tratto distintivo della città eterna. In una capitale sempre più invivibile, e dove la sicurezza è un optional, abbiamo finalmente capito quali sono le vere priorità di questa città: riscriverne la storia (anzi… solo una parte di storia) e vergognarsi per quello che ha sempre rappresentato.

 

 

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