Roma, la strada intitolata a Navalny è proprio davanti all’ambasciata russa

Proprio nel giorno dei funerali dell’attivista russo Alexei Navalny, nella capitale si è svolta una cerimonia di protesta per cambiare il nome della via davanti all’ambasciata di Mosca

Si sono svolti a Mosca, nel quartiere di Maryno, i funerali di Alexei Navalny, l’oppositore russo morto in circostanze da chiarire in una colonia penale artica. Una folla di circa 2-3mila persone ha accolto l’arrivo del feretro con un lungo applauso e scandendo il suo nome. Manifestazioni, in memoria dell’attivista, si sono svolte in molte città europee e italiane. 

La simbolica targa affissa nei pressi dell’ambasciata russa – Romacityrumors.it –

 

Nato nel 1976 nella regione di Mosca, il russo più famoso al mondo, dopo Vladimir Putin, era stato in questi anni il principale oppositore del presidente. Già nel 2020 si era salvato da un presunto avvelenamento da novichok, mentre nel marzo 2022 era stato condannato a 9 anni di reclusione per frode e violazione della libertà condizionale. Sottoposto a un nuovo processo, dal giugno 2023 stava scontando 19 anni di reclusione per estremismo, prima di essere trovato morto il 16 febbraio scorso, a soli 47 anni anni, nella prigione dove stava scontando la pena.

Iniziative in molte città

Una morte che comunque ha fatto molto rumore, quella del dissidente russo Alexei Navalny, avvenuta in circostanze ancora poco chiare nella colonia nel villaggio di Kharp. La mobilitazione nel mondo è stata unanime per condannare quella che è sembrata prima una persecuzione a un rivale politico e poi una morte per lo meno sospetta. Anche Roma, all’indomani della notizia della scomparsa di Navalny, in Campidoglio, tutte le forze politiche e il sindaco Gualtieri si sono ritrovate in una fiaccolata di protesta in memoria del dissidente russo. Da alcune parti politiche, proprio in queste ultime ore, si era alzata la richiesta alla Giunta comunale di intitolare una strada a Navalny in sua memoria, non una strada qualsiasi, ma proprio quella via Gaeta dove ha sede l’ambasciata russa a Roma. Ma l’assemblea comunale aveva comunque respinto la mozione presentata da Italia Viva con il sostegno dei Radicali.

Un gesto di protesta – Romacityrumors.it –

 

Una via di protesta

Ma proprio mentre alla periferia di Mosca si celebravano le esequie del dissidente russo, a Roma, nonostante il no alla richiesta ufficiale, arrivato dal sindaco Gualtieri e il resto della Giunta comunale, la via dove c’è la sede dell’ambasciata di Russia veniva comunque intitolata a Alexei Navalny con un’azione di protesta. I radicali italiani, insieme ad alcuni manifestanti, hanno infatti apposto una targa dimostrativa per rinominare la strada davanti alla sede dell’ambasciata in memoria dell’attivista. “Mentre in Russia si svolgono i funerali di Alexei Navalny, in una chiesa blindata, presidiata dalle forze di sicurezza del regime di Putin, con il divieto di fare foto e riprese, i radicali italiani portano Alexei Navalny di fronte all’ambasciata russa in Italia, dove è stata affissa una targa per Via Navalny, al posto di Via Gaeta”, si legge in una nota firmata dal segretario Matteo Hallissey, dal tesoriere Filippo Blengino e dal Presidente Patrizia De Grazia di Radicali Italiani. Un piccolo gesto, ma dall’alto valore simbolico che dovrebbe aiutare a riflettere sui rischi che corre chi si oppone alla politica del leader sovietico. “Il nome di Navalny dovrebbe gridare libertà dalla targa della via in cui lavorano i funzionari, i diplomatici, i militari di quel regime che gli ha chiuso la bocca, impedendogli di continuare a parlare di libertà da vivo“, hanno aggiunto i gli autori della protesta.

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