Roma, la rivoluzione dei trasporti non si ferma: ecco il bus a chiamata

Su alcune linee del trasporto pubblico della Capitale saranno gli stessi utenti a dover richiedere l’arrivo del mezzo pubblico e la fermata potrà essere prenotata con una app

La Giunta Capitolina, grazie ai fondi derivati dal Pnrr per il prossimo Giubileo, sta cercando di riformare completamente il trasporto pubblico, vero punto debole della Capitale. La profonda ristrutturazione riguarderà non soltanto il trasporto su rotaia, con l’arrivo di nuovi treni più comodi e moderni che entreranno in servizio sulla linea A e sulla linea B della metropolitana e il restyling delle fermate più importanti del centro storico, ma anche quello su gomma, con un servizio completamente ripensato per andare ancora più incontro alle esigenze dei cittadini viaggiatori. 

Un nuovo sistema di chiamata degli autobus – Romacityrumors.it

 

Alcuni giorni fa sono stati presentati dallo stesso sindaco Gualtieri quindici dei 110 nuovi autobus da 18 metri realizzati dalla Solaris. I nuovi, moderni ed ecologicamente più avanzati autobus, che cominceranno a circolare già nei prossimi giorni sulle strade di Roma. Vetture mild hybrid, con motorizzazione diesel euro 6, con una capacità di trasporto è di 123 posti in piedi, 38 posti a sedere, un posto disabili, per un totale di 162 posti escluso conducente.

La rivoluzione del trasporto pubblico

Era uno degli obiettivi della Giunta Capitolina fin dal suo insediamento, sistemare una volta per tutte il trasporto pubblico di Roma e renderlo all’altezza delle altre Capitali europee. In vista anche dell’importante appuntamento con il Giubileo, che inizierà ufficialmente la notte del 24 dicembre prossimo con l’apertura della Porta Santa a San Pietro e che farà arrivare nella Città Eterna non meno di 30 milioni di pellegrini nei dodici mesi di celebrazioni. Tra nuove stazioni della metropolitana, nuovi autobus e treni nuovi di zecca, nei giorni scorsi è stata anche presentata un’iniziativa che potrebbe rivoluzionare il trasporto pubblico, almeno per quanto riguarda alcuni quartieri più periferici. In periferia l’autobus potrebbe diventare a chiamata.

Uno dei bus navetta interessati al servizio – Romacityrunmorsd.it –

 

Una sorta di taxi collettivo

Pensare a un autobus pubblico che funziona come un taxi è una cosa apparentemente strana e particolare, ma che potrebbe rivelarsi rivoluzionaria, soprattutto se questa realtà si deve applicare a una città caotica e problematica come Roma. La sperimentazione partirà a inizio maggio e durerà sei mesi e sarà il quartiere di Massimina, situato nella periferia occidentale di Roma, tra via Aurelia e via Portuense, proprio uno dei tanti quartieri della Capitale dove il servizio pubblico non copre integralmente tutte le strade, a inaugurare il nuovo servizio. Ogni veicolo deve essere dotato di Gps e garantire l’accessibilità ai diversamente abili con la predisposizione per almeno due carrozzine. Il piano richiede che ogni veicolo abbia una capienza di 9 posti incluso l’autista e tramite un’apposita app sarà possibile prenotare la fermata e quindi il passaggio del bus.

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