Roma, finalmente approvato il progetto per il termovalorizzatore della Capitale

Acea ha presentato al Campidoglio il piano definitivo per la realizzazione dell’impianto necessario da anni e tra i punti fermi della campagna elettorale del sindaco Gualtieri

Roma Capitale aveva avviato un’interlocuzione con l’azienda per migliorare la proposta anche dal punto di vista economico, per avere una tariffa più bassa possibile. Adesso il passo successivo è quello della gara. Il progetto sarà trasformato in un capitolato tecnico per fare il bando e inviato sempre al Comune di Roma per le valutazioni finali.

Pronto il progetto dell’inceneritore di Roma -. Roma.Cityrunmors.it –

 

Ora si procederà a tappe forzate nel cronoprogramma previsto per arrivare così nel più breve tempo all’apertura dei cantieri. Il bando di gara sarà pubblicato il primo agosto 2023, con inizio entro luglio 2024 e l’avviamento dell’impianto previsto entro l’estate del 2026, cioè dopo due anni di lavori.

Un’opera cruciale per Roma

Il termovalorizzatore di Roma si farà, e la sua progettazione procede serrata. Dalla decisione e dall’annuncio del sindaco Roberto Gualtieri, che sta lavorando come commissario di governo per il Giubileo, il progetto e i passaggi tecnici proseguono e l’impianto, destinato a bruciare i rifiuti della Capitale, con una capacità di trattamento pari a 600.000 tonnellate l’anno, sorgerà nei terreni di Santa Palomba e, secondo i piani del primo cittadino, diverrà operativo per il settembre del 2026.  Il 1 marzo scorso c’era stata la presentazione da parte di Acea Ambiente della propria manifestazione di interesse che si è concretizzata in questi giorni quando si sono riuniti i Cda di Acea e Acea Ambiente, approvando la proposta rimodulata del progetto WTE per il termovalorizzatore di Roma. Fonti Acea sottolineano che la decisione è arrivata al termine di un confronto positivo sugli aspetti tecnici ed economici. Il raggruppamento di imprese coinvolte invierà oggi stesso a Roma Capitale il progetto rimodulato per le valutazioni finali. Il progetto sarà trasformato in un capitolato tecnico per fare il bando e, secondo le stime fatte in Comune qualche giorno fa, serviranno circa due-tre settimane. Poi sono previsti tre mesi, più altri mesi per la presentazione del disegno definitivo e la partecipazione al bando di gara. “Alla conclusione dei lavori della commissione e sulla base del suo esame predisporremo il bando di gara, nel quale potranno essere introdotti eventuali elementi migliorativi. A breve sarà inoltre nominato l’Osservatorio indipendente e il suo Comitato tecnico-scientifico che avranno l’obiettivo di monitorare l’impatto ambientale degli impianti  e dell’attuazione del Piano”, ha spiegato il sindaco Gualtieri.

Il sindaco Gualtieri procede spedito per il termovalorizzatore – Roma.Cityrumors.it –

 

Modello danese

Secondo il programma l’avvio dei cantieri è fissato per il 1 luglio del 2024, mentre l’entrata in funzione dell’impianto è prevista a settembre del 2026. Chi vincerà la gara, quindi, procederà alla costruzione e gestione dell’inceneritore che brucerà la frazione indifferenziata dei rifiuti, generando energia da destinare ad altri usi. Roma avrà così un suo termovalorizzatore, un po’ sul modello di quello di Copenaghen, e sarà basato sulla migliore tecnologia per il recupero energetico, il riciclo delle ceneri, il controllo delle emissioni, come ha più volte spiegato il sindaco Gualtieri.  L’obiettivo che il termovalorizzatore si prefigge è ambizioso: abbattere le discariche e ridurle possibilmente a zero, così come auspicato dalla direttiva europea, anche per chiudere di pari passo il Tmb, il cosiddetto Trattamento Meccanico-Biologico, di Rocca Cengia e puntare ad abbattere almeno del 90% l’attuale fabbisogno di discariche.

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