La Giunta capitolina, per rimpinguare le casse comunali dopo la sentenza contro l’Imu delle seconde case, ha pensato di aumentare il costo mensile degli asili nido in base alla presentazione dell’Isee
Ecco la stangata sugli asili nido nel 2024. Le famiglie si ritroveranno a pagare una tassa d’iscrizione più alta, per colpa di mancati introiti previsti per le casse comunali. I rincari programmati vanno ad aggiungersi a quelli già arrivati in questa annata intorno al 10%, legati ai costi della mensa e dei materiali, dalla carta ai pannolini.

Non a caso negli ultimi anni molte famiglie stanno rinunciando al nido. Sono infatti diminuite sia le iscrizioni sia i mesi di frequenza dei bambini. Gli iscritti nei servizi educativi per la prima infanzia finanziati dai Comuni sono calati di oltre 20mila unità, circa l’11% in meno dell’anno precedente fermandosi a 175.000.
Aumenta il costo della retta
La famosa delibera varata dalla Giunta capitolina dell’amministrazione Gualtieri, che contiene le tariffe per l’accesso ai servizi offerti da Roma Capitale alla cittadinanza, l’ha messo nero su bianco. Tra i tanti balzelli introdotti, che andranno a pesare sulle tasche dei romani, c’è anche quello poco simpatico che farà aumentare la retta degli asili nido. Le famiglie così si ritroveranno a pagare, sempre in base alla presentazione del proprio Isee, anche una retta aumentata fino a 80 euro. Questo a causa della famosa sentenza della Cassazione che ha cancellato definitivamente il pagamento dell’Imu delle seconde case e che obbliga così il Comune a trovare nuove risorse per rimpinguare le proprie casse. Una soluzione adottata anche dalle amministrazione di altre città, la giunta di Milano ad esempio ha già deciso un aumento dell’8% sulla retta degli asili nido.

Come variano le tariffe
Le prime indicazioni portano a pensare che saranno confermate le tariffe per le famiglie con Isee fino a 15 mila euro. Ma per tutte le altre sono previsti, una volta approvate in aula, aumenti fino a 78 euro mensili. Si passa da 200 a 224 euro mensili per chi ha un Isee tra 20 mila e 25 mila euro. Da 250 a 285 euro con un Isee tra 25 mila e 30 mila euro. Da 300 a 347 euro con un Isee compreso tra 30 mila e 35 mila euro. Da 350 a 405 euro con un Isee compreso tra 35 mila e 40 mila euro. Da 400 a 462 euro con un Isee tra 40 e 50 mila. Da 440 a 518 euro con un Isee superiore a 50 mila. Sono confermati gli sconti per chi ha un terzo figlio e l’esenzione dal pagare la mensa scolastica per le famiglie con un indice Isee fino a 5.165 euro.