Roma: ecco la Cyber Academy dell’IBM, dove nasceranno i nuovi anti hacker

Inaugurato nella Capitale un centro dedicato alla consulenza per le organizzazioni pubbliche e private del Paese con lo scopo di contribuire agli obiettivi della strategia per la sicurezza informatica nazionale

L’azienda statunitense del settore informatico ha inaugurato nei giorni scorsi, alla presenza tra gli altri del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, del Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri e del Direttore Generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, Bruno Frattasi, la nuova IBM Cyber Academy di Roma, un centro dedicato alla consulenza per contrastare il fenomeno degli attacchi informatici a livello nazionale e globale.

Il reparto cybersicurezza di IBM – Romacityrumors.it –

 

Secondo un recente studio, in Italia il costo medio di una violazione di dati lo scorso anno è stato di 3,55 milioni di euro, in aumento rispetto ai 3,03 milioni di euro del 2021. I giorni necessari per identificare e contenere una violazione di questo tipo è di 235 giorni. Un danno enorme che il dossier stima in oltre un miliardo di euro per il sistema economico del nostro Paese. Sono cifre allarmanti, per far fronte alle quali, negli ultimi anni, in Italia sono state introdotte diverse misure sanzionatorie che, seppur in modo graduale, stanno iniziando a rivelarsi efficaci.

Un’ accademia per migliorare la sicurezza informatica

Dopo quello di Washington negli Stati Uniti e quello in India, la nuova sede di Roma sarà il terzo centro di questo tipo nel mondo del colosso americano dell’informatica. IBM, la più grande e più antica società informatica americana, ha infatti inaugurato nei giorni scorsi la nuova IBM Cyber Academy di Roma, un centro dedicato alla consulenza per le organizzazioni pubbliche e private del Paese. Al taglio del nastro della nuova sede, situata in Via Due Macelli, nel cuore della Capitale, hanno partecipato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, del sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Alfredo Mantovano, dell’ambasciatore degli Stati Uniti in Italia, Jack Markell, del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri e del direttore generale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, Bruno Frattasi. “Gli attacchi cyber sono eventi imprevedibili, c’è difficoltà a reagire a questi choc, non si può mai essere pronti, ma sicuramente possiamo essere più preparati”, ha detto il presidente e amministratore delegato di Ibm Italia Stefano Rebattoni, illustrando l’iniziativa.

Il taglio del nastro della nuova sede – Romacityrumors.it –

 

L’importanza della cybersicurezza

Il nuovo centro, che sarà operativo al massimo delle capacità nel giro di qualche settimane, sarà in grado di formare circa 2.200 persone all’anno, grazie anche alle collaborazioni con il laboratorio Ibm Research di Zurigo e degli esperti di Sistemi Informativi, società del Gruppo Ibm, che ha investito sulle competenze digitali a Rieti in collaborazione con la Regione Lazio. “Dobbiamo essere all’avanguardia nella sfida tecnologica, ma anche consapevoli dei rischi che comporta e della necessità di sapersi attrezzare ad affrontarli”, ha detto il sindaco Gualtieri all’inaugurazione, sottolineando quanto sia importante per la Capitale la scelta di Roma per la nuova sede del progetto della società statunitense. Tenendo in considerazione che recenti studi hanno fatto emergere il preoccupante dato che quasi il 40% dei cittadini italiani non si preoccupa o non fa nulla per i rischi legati alla sicurezza informatica e che il 43% della classe dirigente non ha mai ricevuto alcuna formazione in tal senso.

 

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