Manca poco più di un anno all’apertura della Porta Santa a San Pietro, ma i lavori messi in cantiere dalla Giunta capitolina sono tanti e non tutti vedranno la chiusura nei tempi stabiliti
Quando a fine agosto si è aperto ufficialmente il cantiere tra Castel Sant’Angelo e via della Conciliazione, i romani hanno capito che la città è entrata nel rush finale dei lavori di modernizzazione e adeguamento in vista del grande Giubileo del 2025. Una serie di opere messe in programma che in un Dpcm del giugno scorso il Governo aveva messo nero su bianco.
Il Giubileo è un evento religioso che si tiene ogni 25 anni e per il prossimo, previsto nel 2025 di questo terzo millennio, c’è grande attesa tra i fedeli di tutto il mondo. La sua importanza è riconosciuta e rispettata anche dalle altre fedi.. L’ultimo Giubileo è stato quello straordinario del 2015 voluto da Papa Francesco, che così avrà l’onore di presiederne un secondo durante il suo mandato.
Tutte le opere per il Giubileo di Roma
Il 24 dicembre del 2024 Papa Francesco, con l’aperura della Porta Santa in San Pietro, inaugurerà ufficialmente il via il Giubileo 2025, il momento più alto per milioni di fedeli che arriveranno da ogni parte del mondo durante i dodici mesi di celebrazioni. Per la Capitale sarà un momento di straordinaria importanza, ancora più al centro del mondo Cristiano, ma per prepararsi adeguatamente al grande evento sono stati messe in cantiere alcune opere che serviranno per rendere ancora più fruibile la città. La missione è però piuttosto complicata, c’è da preparare la Capitale ad accogliere almeno 32 milioni di pellegrini. Ecco perchè il Governo a giugno scorso ha delineato il quadro dei progetti da realizzare. 184 opere, 87 delle quali “essenziali e indifferibili” che valgono in tutto 2,9 miliardi di euro, di cui 1,286 di fondi giubilari. A queste si aggiungono i 336 interventi da 500 milioni di euro su più di 200 siti archeologici e culturali previsti dal programma Pnrr “Caput Mundi”, per il quale il sindaco Gualtieri è stato nominato Commissario straordinario. Per un piano complessivo che arriva ad ammontare a 3,4 miliardi di investimenti. Un impegno quindi davvero importante non solo per la città ma anche per l’intera nazione.
A che punto sono le opere
Le opere sono tantissime e dovrebbero andare a impattare in tutti i settori. Ci sono interventi sul decoro urbano, sulla riqualificazione del fiume Tevere, quelli dedicati all’accoglienza dei pellegrini e dei turisti, sulla mobilità pubblica con nuovi treni per la metropolitana e il restyling di quasi tutte le stazioni e quella privata con la manutenzione della rete viaria della Capitale, sulla riqualificazione della città, delle periferie e dei luoghi giubilari. L’ultimo aperto, il famigerato sottopasso che dovrebbe rendere completamente pedonalizzata l’aerea che va da Castel Sant’Angelo fino a San Pietro, è la fotografia però dell’andamento lavori. Il cantiere dell’opera più grande, quella più impattante per i cittadini e in dubbiamente anche quella più complicata, ha preso il via soltanto a fine agosto del 2023 e sperare che sia completamente terminata e consegnata alla città in soli 13 mesi potrebbe risultare soltanto un’utopia. Ma saranno più di uno i lavori che non riusciranno a chiudere i cantieri entro il 24 dicembre 2024, alcuni arriveranno alla fase di collaudo soltanto tra il 2025, il 2026 e persino oltre. Quando già sarà tempo di programmare il successivo appuntamento con un altro Giubileo, quello straordinario del 2033 che celebrerà il bimillenario della redenzione di Cristo.