Roma, domani finisce l’era dei chioschi di Capocotta sul litorale romano

Il 2 novembre scade il termine ultimo concesso ai gestori dei popolari chioschi posizionati sull’arenile del litorale romano per effettuare lo sgombero necessario e liberare definitivamente le strutture

Anche se la stagione sta volgendo molto lentamente, ma oramai decisivamente, verso l’autunno, la vicenda dei cinque chioschi posizionati da sempre tra Ostia e Torvajanica domani dovrebbe avere una svolta decisiva. Ai gestori delle attività era stato concesso un mese di tempo per liberare i locali dopo la sentenza del Consiglio di Stato che aveva bocciato il loro ricorso sul rinnovo delle licenze.

Fine di un’era a Capocotta – Roma.Cityrumors.it –

 

La vicenda riguarda tutti i 5 chioschi della spiaggia di Capocotta e dei “cancelli”, costretti a chiudere al termine della stagione estiva. Locali tra i più frequentati dai romani come il “Zagaia“, anche “Mecs Village“, “Porto di Enea“, “Oasi Naturalista” e “Mediterranea“. Tutte attività con il contratto in scadenza, in deroga da anni perchè inseriti nell’ordinanza balneare del Comune anche in seguito a varie sentenze di appello degli stessi gestori. Ma l’ultima ha imposto la chiusura e lo smaltimento delle attività. In attesa dei nuovi bandi di assegnazione.

Si chiude un’era

Il litorale romano che va da Ostia a Torvajanica, quello contraddistinto dalle dune e da una macchia Mediterranea da far invidia a località balneari ben più famose, è quel tratto di mare amato da intere generazioni di romani che possono, durante i weekend o le giornate di festa e per l’intero periodo estivo, andare a trascorrere piacevoli momenti di relax godendosi il mare e la spiaggia. Chilometri di spiaggia libera, gestita in parte dal demanio comunale e in parte da alcuni gestori che nel corso degli anni avevano avuto in concessione una piccola porzione di spiaggia dove installare i loro chioschi e fornire quindi servizi vari ai bagnanti. Ma di deroga in deroga per delle licenze mai realmente assegnate tramite bandi comunale siamo arrivati all’ultima estate dove alcuni di questi chioschi sono rimasti chiusi o sono riusciti ad aprire in ritardo rispetto all’inizio della stagione. Il regime di proroga dei risultati dell’ultimo bando, risalente a una ventina di anni fa, era ormai nel mirino della magistratura amministrativa. Dopo aver permesso che la stagione estiva, con la cura delle dune e dell’arenile, fosse terminata i giudici per ragioni procedurali hanno bocciato i ricorsi degli attuali cinque gestori. E i concessionari avevano un mese di tempo per rimuovere tutte le strutture.

Ora serviranno nuovi bandi di assegnazione – Roma.Cityrumors.it –

 

Ora si riparte da capo

Domani si chiude quindi un’epoca e tutti i proprietari che hanno visto bocciato il loro ricorso presso il Consiglio di Stato dovranno riconsegnare i chioschi e uscire di scena definitivamente, poi spetterà a una gara pubblica che in sei mesi dovrà riassegnare le strutture in tempo per l’apertura della nuova stagione. Il nuovo bando, europeo o italiano che sia, dovrebbe essere preparato dal Dipartimento Ambiente del Comune, competente sulle dune, ma le spiagge appartengono al Demanio, quindi bisogna scegliere la strada formale più corretta nel rispetto dei due confini e dei due ambiti. 

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