Due donne, una madre di 49 anni e la figlia di 19, sono state derubate in casa. L’uomo, dall’accento romano, le ha poi sequestrate e costrette a seguirlo in macchina
Attimi di terrore per due donne, una madre e sua figlia di 19 anni, in zona Casilino. Un uomo è entrato nella loro abitazione tentando una rapina. Una volta scoperto, ha reagito accoltellando la madre, poi le ha sequestrate e portate con se sulla sua autovettura. Il dramma è durato diverse ore, ma fortunatamente si è concluso con un lieto fine.
Una donna di 49 anni e sua figlia di 19, dormivano tranquillamente nella loro abitazione in via Atteone, nel quartiere Torre Angela, periferia sud est della capitale. Intorno alle ore sei la donna ha sentito dei rumori provenire da una camera della sua abitazione. Preoccupata, si è alzata dal letto ed ha deciso di andare a controllare di persona cosa stesse accadendo. A quel punto ha trovato una brutta sorpresa.
Nel piano superiore della casa c’era infatti un rapinatore, che aveva cercato di entrare dalla finestra, forzandola. Il malvivente ha subito reagito colpendo la donna con un coltello. A quel punto per la donna è iniziato l’inferno. L’uomo, che parlava con un marcato accento romano, ha iniziato ad insultarla e a minacciarla. L’ha costretta ad aprire la cassaforte e a consegnargli tutti preziosi, poi ha intimato alla donna di svegliare la figlia, rubandole i soldi e gli oggetti di valore che aveva nella sua cameretta.
Il sequestro e il viaggio in macchina: terrore prima del rilascio
Non contento e sempre sotto la minaccia del coltello, che continuava a brandire, ha costretto le due donne a seguirlo nella sua macchina, tenendole per ore in ostaggio. Il rapinatore è uscito dall’abitazione delle due donne, ha imboccato via Casilina e dopo aver percorso qualche chilometro, si è fermato all’altezza di Largo Preneste. Li ha fatto scendere le due donne ed ha proseguito la fuga.
Madre e figlia, ancora in stato di shock, sono andate immediatamente a raccontare il loro incubo alle forze dell’ordine, sporgendo denuncia e cercando di ricostruire ogni singolo istante della loro terribile vicenda. La Polizia sta indagando, cercando di capire attraverso le telecamere presenti nei pressi delle attività commerciali limitrofe, il numero di targa della macchina del rapinatore e tutti gli indizi utili al suo riconoscimento. La rapina e il rapimento delle due donne non rappresenta un fatto isolato nella capitale. Soprattutto in quel quadrante.
I precedenti nella capitale
Tanti, forse troppi, i precedenti: nel 2017 una madre è stata rapinata e colpita con un cacciavite insieme alla figlia di 16 anni in zona Anagnina. Le due donne sono state tenute in ostaggio per ore prima di essere rilasciate dal malvivente. A dicembre scorso un uomo ha colpito a martellate due donne (anche in questo caso mamma e figlia) a Tor Bella Monaca, mentre qualche anno prima una rapina al Casilino si concluse tragicamente, con la morte di un uomo, che era stato picchiato dai malviventi insieme al figlio. I due erano all’interno della loro abitazione, quando sono entrati i rapinatori, che dopo essere stati scoperti, hanno reagito in modo brutale, attaccando uno dei componenti della famiglia.