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Cronaca Roma

Roma, assumiamo droga anche respirando in città: l’ultima clamorosa scoperta dall’analisi delle centraline

E’ quanto è stato rilevato dall’analisi sulla concentrazione di cocaina presente nell’aria della Capitale dall’Istituto per l’Inquinamento Atmosferico del CNR

Nessuno ci aveva mai pensato prima, ma l’elevato consumo di droghe nelle grandi città arriva a inquinare anche la stessa aria che respiriamo e inconsapevolmente oltre alla Co2, presente sempre in maggiori quantità nell’aria poco pulita dei grandi agglomerati urbani, inaliamo anche cocaina e cannabinolo, una sostanza sempre derivata dalla droga. Una scoperta per certi versi sconcertante quella emersa dagli studi in materia condotti dal Consiglio Nazionale delle Ricerche. 

Tracce di droghe nell’aria che respiriamo – -Romacityrumors.it –

 

L’arrivo dei più importanti clan mafiosi nella Capitale ha, di fatto, trasformato Roma nella città con il più alto consumo di droghe. Ecco perchè la Città Eterna si conferma anche come Capitale dello spaccio superando, con 7 milioni di tonnellate di stupefacenti sequestrati nell’ultimo anno, anche città classiche come Milano, Napoli e Bari.

Cocaina nell’aria che respiriamo

L’allarme è stato lanciato forte e chiaro. Nelle ultime rilevazioni dell’aria che respiriamo a Roma, effettuate dalle centraline preposte a Cipro, Corso Francia e Cinecittà, attraverso l’utilizzo di un elemento comune, le cosiddette Pm 10 che si classificano come particelle che sono parte integrante dello smog che respiriamo, è stato rilevato un aumento della concentrazione di cocaina del 60% in soli dieci anni, oltre che di nicotina e di cannabinoidi, ovvero i derivati della combustione della cannabis. Un dato clamoroso che preoccupa non poco per le conseguenze che potrebbe avere sui cittadini, soprattutto tra i soggetti più piccoli. Questi i clamorosi risultati di uno studio condotto dai ricercatori del CNR e pubblicati recentemente sulla rivista scientifica Atmospheric Pollution Research, dopo un’accurata ricerca delle sostanze psicotrope presenti nell’aria e nelle acque di scarico, il tutto finanziato dal Dipartimento delle politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri. La presenza di droghe nell’aria dei quartieri presi in esame dalle centraline di rilevazione dell’inquinamento atmosferico, riflette più ampiamente i livelli di consumo nelle diverse zone e potrebbe fornire anche dati utili alle forze dell’ordine e alle strutture di prevenzione sul consumo di droga.

Non solo CO2 pericolosa per i nostri polmoni – Romacityrumors.it –

 

I pericoli per l’uomo

Un problema registrato in alcune delle più grandi città del nostro Paese, ma è a Roma che si concentra la percentuale maggiore di sostanze stupefacenti e dei suoi derivati nell’aria che respiriamo. Nel 2023, ad esempio, uno studio condotto sulle acque reflue ha rivelato un consumo record di ketamina nella città di Milano. La concentrazione media di droga nell’aria, ovviamente, ha valori che non rappresentano un pericolo per l’incolumità e la salute dei cittadini. Le rilevazioni della centralina, però, sono indicative dal punto di vista sociale e sul consumo di sostanze stupefacenti in determinati quartieri di Roma. Infatti lo studio ha registrato che la concentrazione media resta di 0,5 nanogrammi per metrocubo, un indice che non denota un abuso di stupefacenti, poiché in una dose di cocaina sono presenti circa 10 microgrammi. Ma l’assunzione regolare, attraverso la quotidiana respirazione, può portare a una dipendenza psicologica molto forte, con danni al sistema nervoso e cardiaco che potrebbero rivelarsi irreversibili. Inoltre la cocaina aumenta il livello di aggressività a casa, in famiglia e sul lavoro.

Mauro Simoncelli

Romano di nascita, giornalista, scrittore, appassionato di sport e non solo. Mi piace informarmi e informare su tutto ciò che accade intorno a noi. Da sempre collaboro con giornali e tv e mi arricchisco attraverso il contatto quotidiano della radio. Oggi scelgo l’informazione quotidiana a tutto campo con passione e determinazione.