Un ragazzo di 24 anni era finito in carcere a seguito di una rapina, ma nella notte dello scorso venerdì ha deciso di compiere l’insano gesto.
Si trovava nell’istituto di detenzione Regina Coeli, in cui avrebbe dovuto scontare la sua pena a seguito della rapina, ma non ha resistito. Si è ucciso inalando il gas della bomboletta di un fornello da campeggio, normalmente utilizzato in cucina. Si tratta del 12esimo suicidio nel 2022 all’interno delle carceri italiane.
Secondo il Sindacato UILPA la media è in questo 2022 “di un suicidio ogni tre giorni e mezzo, cui vanno aggiunti anche i due appartenenti alla Polizia penitenziaria che si sono tolti la vita in questo 2022 ancora alle battute iniziali, ma funesto come non mai nelle prigioni”.
“Non è più il tempo di indugiare né delle passerelle – spiega il Segretario della UILPA PP De Fazio – il Governo vari immediatamente un decreto-legge per mettere in sicurezza le carceri. Sia sotto il profilo di quella che è una vera e propria emergenza umanitaria, sia sotto l’aspetto della tenuta dell’intero sistema, il quale vede gli operatori di Polizia penitenziaria patire aggressioni alla media di oltre cento al mese, ormai allo stremo, e impossibilitati ad assolvere al proprio ruolo, come dimostrato anche dai suicidi. Servono, altresì, interventi urgentissimi per migliorare le strutture e le infrastrutture, ma soprattutto per potenziare gli organici della Polizia penitenziaria, mancanti di 18mila unità, e fornire gli equipaggiamenti».
«Parallelamente, il Parlamento dovrebbe approvare un decreto legislativo per delegare una riforma complessiva dell’esecuzione penale, che reingegnerizzi il carcere e riorganizzi compiutamente il Corpo di polizia penitenziaria. Non ce ne voglia nessuno, ma tutto questo, almeno per noi – conclude De Fazio – sembra ancora più importante e urgente della carriera dei magistrati».