Scoppia la protesta nel quarto municipio per il nuovo centro d’accoglienza, che dovrebbe sorgere a Pietralata. Santori (Lega), ai nostri microfoni
Desta scalpore e perplessità il cambio di ubicazione di un nuovo centro d’accoglienza per clochard nel IV municipio, nei pressi di abitazioni, scuole e parchi, al posto del luogo originario, un pò più isolato, in via dei Monti Tiburtini.
Le opposizioni dei comitati di quartiere, per il timore che possano riversarsi in strada immigrati, arrecando al quartiere problemi di sicurezza e l’interrogazione al Sindaco Gualtieri presentata dal consigliere capitolino Santori, interpellato in esclusiva.
Tra le opere giubilari è spuntato anche un centro d’accoglienza per senza fissa dimora che dovrebbe sorgere a via delle Cave di Pietralata. Il progetto, considerato “indifferibile” e finanziato con 5,2 milioni di euro, prevede l’accoglienza fino a 20 homeless. Notizia che ha allarmato subito i residenti del IV municipio, fermamente contrari alla realizzazione del centro a due passi dalle scuole e dai parchi.
A farsi carico delle proteste provenienti dal territorio è il consigliere capitolino Fabrizio Santori della Lega che ha presentato un’interrogazione al sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, per chiedere lumi all’amministrazione capitolina sui motivi dell’ubicazione in un posto così centrale, a rischio per la sicurezza sociale e l’ordine pubblico. A fianco dei cittadini anche il consigliere del IV Municipio, Fabrizio Montanini, sempre del Carroccio, mentre la deputata Simonetta Matone sui suoi profili social ha condiviso un video delle proteste.
L’opera rientra nel piano degli interventi previsti per il Giubileo 2025 ed è finanziato con in fondi del Pnrr.
Il timore è che possa portare ad un aumento sulle strade di immigrati clandestini. “Lo hanno chiamato “centro di accoglienza per senza fissa dimora”. La verità è che sarà l’ennesimo ritrovo per orde di clandestini sbandati che, oltre a degradare ulteriormente i nostri marciapiedi e le aree giochi per bambini, ingrasseranno le tasche di chi specula sul “business dell’accoglienza” – scrive in un post social il consigliere municipale della Lega Fabrizio Montanini – Inizialmente, doveva posizionarsi in via dei Monti di Pietralata, vicino a dove dovrebbe sorgere il nuovo stadio, ma evidentemente l’As Roma ha fatto pressioni per spostarlo altrove. La nuova ubicazione, come riportato nel “Dossier di progetto” dello stadio, sarà in via delle Cave di Pietralata, a pochi metri dalle abitazioni, dal parco giochi e dalla scuola di via Achille Tedeschi. Inoltre, la vicina stazione della metro B “Quintiliani” diventerà inevitabilmente la fermata degli irregolari che, come spesso accade, ne faranno una piazza di spaccio
L’interrogazione del consigliere Santori
Sto aspettando una risposta da parte di qualcuno dell’amministrazione comunale, poiché ancora non è arrivata. – afferma a Roma.Cityrumors Fabrizio Santori della Lega, che si è fatto portavoce delle richieste dei residenti di quel quartiere -” soprattutto dei comitati di quartiere che hanno chiesto di non far nascere un centro di accoglienza in quel quartiere, per problemi legati alla sicurezza e al decoro, considerando quanto avvenuto in altri centri di accoglienza in altri luoghi della città. Su questo ho depositato l’interrogazione dettagliata relativa a questo progetto voluto per il Giubileo, che inizialmente doveva essere collocato in altro luogo, vicino allo stadio della Roma e quindi un pò più lontano dal centro residenziale, dalla zona più popolosa”.
A sorprendere infatti è proprio il cambio del luogo effettuato dal Campidoglio, da Monti di Pietralata, luogo un pò più lontano dalle abitazioni e dai luoghi di aggregazione dei minori , a Pietralata, circondato appunto da palazzi, scuole e parchi.
“Questo spostamento improvviso non mi sembra giusto e abbiamo scritto all’amministrazione per sapere come mai questo centro venisse collocato da un’altra parte anziché nel luogo originario previsto dal progetto stesso e uno degli obiettivi dell’interrogazione rivolta al Sindaco è proprio una spiegazione su questo spostamento improvviso di questo centro d’accoglienza.”.
Secondo Montanini, la tensione per la probabile futura presenza di immigrati che il nuovo centro attirerà è il principale timore da scongiurare. “Vorrebbero posizionare questo centro accanto al parco giochi e alla scuola di via Achille Tedeschi, appellandosi al fatto che è un centro per senza fissa dimora e non per immigrati. Ma tutti a Roma sanno bene che è solo un furbo cambio di nome, come dimostra “Binario 95” in via Marsala a Termini con decine di persone di ogni nazionalità riversate a terra sul marciapiede in attesa del loro posto letto. Certe scelte cosi importanti che potrebbero mettere a rischio la sicurezza del territorio non dovrebbero essere calate dall’alto senza che si conosca il contesto e il parere di chi ci vive. Porterò la voce dei cittadini nella Commissione Giubileo del Parlamento di cui faccio parte – annuncia Montanini – per far stralciare quest’opera o, perlomeno, per fargli cambiare ubicazione, chiedendo di destinare quei locali alla realizzazione di quelle strutture che mancano in zona, come un teatro o un asilo nido, o, se proprio bisogna mantenere l’uso alloggiativo, di adibirlo ad una dimora per i genitori separati in difficoltà..”.
Inoltre anche l’onorevole Simonetta Matone, in qualità di componente della Commissione Giubileo 2025, ha attenzionato la presidenza del Consiglio dei Ministri sui disagi che questo centro potrebbe recare con la sua vicinanza alla scuola.