Dopo l’omicidio di Willy Monteiro, il ragazzo di 21 anni pestato a morte a Colleferro nella notte tra sabato e domenica scorsa, famigliari e amici fanno fatica a credere a quanto successo.
I carabinieri hanno fermato ed arrestato 4 20enni, tutti con precedenti di polizia chi per lesioni, due per stupefacenti e non erano nuovi a risse, botte e minacce. Sono soprannominati la banda di Artena: Francesco Belleggia, 23 anni, Mario Pincarelli, 22 anni e i fratelli Gabriele e Marco Bianchi di 25 e 24 anni, tutti accusati di omicidio preterintenzionale in concorso.
Un residente della zona spiega:
“Quei ragazzi, la banda di Artena, fanno paura a tutti. Si sentono gradassi, onnipotenti, hanno soldi e attività, hanno picchiato altre persone ma pochi o nessuno denunciano perché questo è un piccolo paese e sono tutti terrorizzati”. Mentre esprimono rabbia e dolore le parole di uno degli amici di Willy arrivato sul luogo della rissa:
“Non si può morire a 21 anni così. Li conoscevano tutti qui quei due fratelli. Da due anni litigano e picchiano con le stesse modalità, sono stati autori di altri pestaggi.
Con uno di loro ho litigato pochi mesi fa perché dava fastidio a un mio amico. La rabbia è che non è la prima volta che fanno così. Si poteva evitare”.
A voler aggiungere qualcosa è anche un altro coetaneo, molto amico della vittima:
“Eravamo molto amici, frequentavamo da tempo la stessa comitiva. Ero lì davanti, l’ho visto morire. Non potrò mai togliermi la scena dalla testa, non respirava più.
È stato tutto molto veloce, sono rimasto vicino a lui per un’ora, forse meno. Quelli erano delle furie. Non ricordo molto bene. Sono ancora sotto choc, sono due giorni che non dormo e rivivo quei momenti. Queste cose non si dimenticano. Willy qui lo conoscevano tutti. Un ragazzo solare, silenzioso, buono, non avrebbe mai fatto male ad una mosca. Una tragedia incredibile”.