Mehmut, il padre del 18enne che ieri ha aggredito un uomo di 58 anni a San Lorenzo, nel bar Bosporus in via Tiburtina 90, quartiere San Lorenzo, ha rotto il silenzio parlando del figlio:
“Mio figlio si è solo difeso, non voleva ammazzare nessuno. È stata una disgrazia.
Mio figlio non farebbe mai male a nessuno – continua –, è un bravissimo ragazzo che lavora 12 ore al giorno.
Una volta arrivato al ristorante c’era già la polizia, tutta la gente davanti al locale. Poi ho visto mio figlio, portato via dagli agenti. Mi hanno raccontato che quell’uomo era stato lì tutta la sera a bere, che era fuori controllo”.
Engie è accusato di omicidio preterintenzionale. Il giudice ha disposto gli arresti domiciliari. Secondo quanto raccolto dagli investigatori, il racconto dei testimoni confermerebbe quello dell’aggressore. La vittima lo avrebbe aggredito armato di un coccio di bottiglia.
“Mio figlio ora è spaventato e lo sono anche io. Non so cosa accadrà, è davvero un bravo ragazzo – continua difendendo Engie – è stata una disgrazia”.