Maxi truffa con il Bonus cultura: nei guai due librerie di Roma

Un meccanismo semplice quanto ingegnoso quello di simulare l’acquisto di libri da parte di neo diciottenni beneficiari del bonus, per incassare i soldi pubblici regolarmente elargiti dallo Stato

Simulando l’acquisto di libri, per intascarsi il “bonus cultura-18app”, due librerie romane sono finite nei guai. Sono state anche denunciate 4 persone e sequestrati beni per circa un milione di euro. La truffa riusciva ad andare in porto anche grazie alla complicità dei ragazzi che mettevano a disposizione il proprio bonus una volta superata la maggiore età.

Scoperta una truffa con il bonus cultura – Roma.Cityrumore.it –

 

Il Bonus cultura è un incentivo con il quale lo Stato omaggia tutti i neo maggiorenni, consentendo loro di acquistare biglietti per cinema, musica, concerti, eventi culturali, libri, musei, visite a monumenti e parchi archeologici, teatro e danza, prodotti dell’editoria, corsi di musica, teatro e lingua straniera, abbonamenti a quotidiani.

Il bonus della truffa

Pochi giorni fa aveva fatto scalpore la notizia che i fondi a disposizione per il finanziamento del cosiddetto bonus cultura -18 app fossero finiti e che il governo non intendesse stanziarne degli altri, ponendo fine anticipatamente alla fruizione della misura da parte dei 18enni, dato che la scadenza era prevista per il 31 ottobre. Di conseguenza, i nati nel 2004 che non hanno ancora fatto domanda non potranno richiedere i 500 euro per le spese di natura culturale. Ma forse ora abbiamo capito anche perché i fondi a disposizione sono finiti. In Italia fatta la legge o elargito il bonus è poi facile trovare l’inganno. E questa volta il cattivo esempio viene proprio da Roma, dove due librerie avrebbero truffato lo stato ottenendo illegalmente un milione di euro del bonus cultura con la complicità di giovani appena diventati maggiorenni. Le indagini hanno permesso di fare piena luce su un’attività che, attraverso social network, proponeva, previa decurtazione di un compenso, la monetizzazione del voucher ai neo-diciottenni beneficiari del bonus c.d. “Cultura-18app”. Quattro le persone finite nel registro degli indagati, due le librerie che si sono prestate alla truffa.

Neo maggiorenni compiacenti nella truffa – Roma.Cityrumors.it –

 

Un meccanismo quasi perfetto

Il meccanismo era quasi perfetto. Infatti, le indagini hanno permesso di accertare come, attraverso i social network, le due librerie proponevano, previa decurtazione di un compenso, la monetizzazione del voucher ai neo-diciottenni beneficiari del bonus “Cultura-18app”. In particolare, dagli accertamenti svolti, è emerso che due librerie della Capitale, accreditate dal ministero per l’acquisto di beni e servizi culturali, attraverso il bonus e alcuni soggetti, che tramite profili Facebook e Instagram creati ad hoc procacciavano alle prime i “clienti”, simulassero l’acquisto di libri al fine di incassare, talvolta in accordo con i giovani, il contributo ministeriale. Dopo aver ricevuto il buono per l’acquisto, i titolari delle librerie provvedevano a inserire i voucher nella piattaforma informatica del Ministero, richiedendo il rimborso integrale dell’importo che, una volta giunto nelle loro casse, veniva in parte consegnato ai giovani compiacenti. Questo ingegnoso sistema fraudolento ha permesso di conseguire l’indebito rimborso di 3.527 voucher, pari a circa 960.000 euro. I destinatari del provvedimento cautelare sono indagati per l’ipotesi di reato di truffa aggravata ai danni dello Stato.

 

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