L’ultima ondata di maltempo sta attraversando la nostra regione e tra oggi e domani sono previsti forti acquazzoni sulla Capitale. Dopo l’allerta della Protezione civile il Comune mette sotto osservazione il fiume della città
E’ stato un inverno mite e secco, viste le temperature mai sui livelli di questa stagione e le poche piogge cadute sulla città. Ma, proprio quando viene annunciato per il prossimo fine settimana un deciso rialzo dell’alta pressione, con un probabile arrivo della primavera, arriva il colpo di coda sotto forma di un paio di perturbazioni temporalesche che preoccupano per la quantità di acqua che dovrebbero portare.
Le poche piogge hanno inaridito il terreno e se dovesse piovere in maniera intensa, magari con la classica bomba d’acqua, che in pochi minuti rovescerebbe tanti millimetri di pioggia, la città rischia seriamente di andare sott’acqua, soprattutto in alcune zone che da sempre rappresentano delle criticità. Ma a preoccupare è il livello del fiume Tevere che potrebbe tornare a salire e sommergere così le banchine.
Ultimo colpo di coda
La temperatura si mantiene oltre la media, ma da qualche giorno piove tanto e la città, come sempre in queste situazioni, rischia di allagarsi in più punti. Le previsioni meteo delle prossime 12/24 ore non promettono nulla di buono, infatti sono previsti forti episodi temporaleschi, tanto che la Protezione civile ha emesso l’allerta gialla per la Capitale e la sua provincia. La città dopo le piogge dell’intero weekend, anche se a carattere temporalesco, si è risvegliata colpita da una bomba acqua, che si è abbattuta soprattutto su alcuni quartieri della Capitale rendendo la situazione critica per la viabilità. Questa variabilità meteorologica insisterà anche per le prossime ore e il tempo rimarrà instabile. Nel pomeriggio sono attesi altri rovesci e temporali soprattutto sulle zone interne e del versante tirrenico e su gran parte del Lazio, localmente accompagnati da grandine.
Preoccupa il Tevere
Ma ora a destare le maggiori preoccupazioni è il Tevere, tanto che è stato deciso di chiudere le banchine del fiume perchè si attende una piena in arrivo nelle prossime ore. Il centro funzionale regionale ha emesso infatti un’informativa che riporta un probabile “innalzamento dei livelli idrici del fiume, a seguito delle piogge che hanno interessato e che interesseranno i bacini e i suoi principali affluenti”. A contribuire all’aumento del volume del fiume, ovviamente, non è soltanto l’acqua caduta a Roma negli ultimi giorni, ma anche le piogge in Umbria e quelle lungo l’appennino tosco-romagnolo, dove nasce il Tevere e dove le precipitazioni sono state decisamente più abbondanti. Ecco perchè quindi la Giunta capitolina ha deciso di chiudere l’accesso alle banchine che risultano così sbarrate dalla mattinata, soprattutto per evitare che qualche cittadino o turista distratto possa decidere di fare una passeggiata lungo fiume e ritrovarsi all’improvviso in una situazione di potenziale pericolo.