L’Imam Ben Mohammed: “Il popolo palestinese sta difendendo la propria terra”

Il capo della comunità islamica della Moschea di Centocelle: “La vendetta dovrà essere misurata e rispettare le leggi. Non si possono attaccare donne e bambini”

Ad una settimana dall’attacco sanguinoso di Hamas, e con il conflitto a Gaza che continua a mietere terrore e distruzione, il mondo arabo si interroga su ciò che sta succedendo e sugli sviluppi di una battaglia che si preannuncia ancora lunga e sanguinosa. L’Imam Ben Mohammed è il capo della comunità islamica della Moschea di Centocelle, la seconda più frequentata di Roma.

Guarda con apprensione all’evoluzione del conflitto e prova a descrivere il quadro generale, con un occhio di riguardo nei confronti della storia di un Paese perennemente in lotta. “Il popolo palestinese ha da sempre subito una ingiustizia gravissima. La comunità internazionale ha detto ai microfoni di Notizie.com ha dato diritto al popolo di Israele a esistere, ma non ha dato nessun diritto al popolo palestinese. Anche se viene riconosciuto verbalmente, non si è mai fatto nulla. Nessuno a livello internazionale si è mai mosso. Un’ingiustizia che supera tutte le aspettative. Ecco perchè quanto sta accadendo –dichiara l’Imam – io la definisco una resistenza legittima dello stesso popolo palestinese. Stanno difendendo i loro diritti. Hamas è una parte di questo popolo palestinese. Nel 2006 ha vinto le elezioni: vuol dire che è presente, che il popolo crede in questo partito. Ma io credo che tutte le tendenze, sia laiche che religiose siano sullo stesso fronte per quanto riguarda l’occupazione israeliana”.

“Il massacro ha l’obiettivo di spopolare Gaza. La comunità internazionale deve intervenire”

Sabato scorso c’è stata la strage nelle terre di Gaza. “Se torno alle immagini e alle notizie dello scorso sabato mattina, penso che anche quello sia frutto di una resistenza legittima. Tutto qua!. Questo massacro – in risposta agli attacchi di Hamas – ha come obiettivo di spopolare Gaza. Perchè ciò a cui stiamo assistendo è una distruzione sistematica dei quartieri di Gaza. Ogni volta si prende un quartiere e si rasa al suolo. E’ gravissimo, accade davanti al mondo e il mondo lo incoraggia e lo considera legittima difesa. Non è giusto. E’ contro tutte le leggi internazionali, tutte le risoluzioni e i diritti umani. Questa resistenza ha come scopo la difesa della propria terra e dei propri diritti. Le persone che non hanno da bere, che non hanno casa, hanno la necessità di essere soccorsi. E penso alla fine che il mondo si accorgerà di questa necessità”.

Il conflitto lungo la striscia di Gaza dura ormai da anni – Roma.Cityrumors.it

“La vendetta dovrà essere misurata e rispettare le leggi”

Il conflitto dura da anni. Quanto ancora andrà avanti? Ed esiste qualche possibilità di una soluzione pacifica? “Io penso ad un unico Stato, veramente democratico – continua l’Imam – vivere in pace, tutti insieme, senza più preoccupazione,  dove si danno diritti a tutti senza discriminazioni. Dove si possa vivere nella pace…Ne ho parlato anche nel mio discorso del venerdì di preghiera”. Il capo della comunità islamica della Moschea di Centocelle, si trova a contatto con persone che, “hanno visto le loro case distrutte, che vivono nella paura, nella disperazione e nella rabbia. La paura riguarda il futuro. Tutti siamo preoccupati per ciò che può accadere. La guerra è rabbia, ma anche vendetta. La vendetta deve essere misurata, deve rispettare le leggi. Attaccare una popolazione inerme, attaccare donne e soprattutto bambini, la stragrande maggioranza delle persone uccise, questo è vendetta? Non è giusto, non è giusto…”

Impostazioni privacy