Legambiente: Roma è anche la capitale dello smog in Italia

Secondo l’ultimo rapporto della Onlus, la Città Eterna è afflitta, come d’altra parte molte altre città italiane, da un evidente e serio problema d’inquinamento dell’aria che respiriamo

Livelli di smog ancora troppo alti nelle città italiane, soprattutto molto lontani dai limiti normativi previsti dall’Unione Europea per il 2030 e se fossimo già a questa scadenza, 72 città sarebbero fuori legge. Dati del report “Ecosistema Urbano 2023” per combattere l’inquinamento atmosferico condotto da Legambiente, che ha esaminato il livello dell’aria nei 105 capoluoghi italiani più importanti.

Roma resta in fondo alla classifica della qualità dell’aria – Roma.Cityrumors.it –

 

Siamo nel 2023, ma le più importanti città italiane continuano ad avere enormi problemi per le cosiddette emergenze urbane. Dallo smog (Torino, Milano, Bologna, Roma o Firenze), al traffico (Catania, Roma), alla difficoltà del sistema di Tpl (Roma, Catania), dai rifiuti (Palermo, Catania, Venezia, Firenze, Roma), alla dispersione di acqua potabile (Firenze, Catania, Bari), dal suolo consumato (Venezia), alla scarsa diffusione del solare termico e fotovoltaico (Napoli, Palermo, Torino, Roma), fino a chi fa fatica nella diffusione della ciclabilità (Napoli, Genova, Roma).

Un rapporto che preoccupa

Un rapporto, quello annuale sulla qualità dell’aria che respiriamo, svolto da Legambiente, che mette davvero paura se pensiamo ai livelli di concentrazione di CO2 che quotidianamente siamo costretti a respirare nelle città più o meno grandi che abitiamo. L’appuntamento del 2030 sembra ancora lontano, ma ad oggi i nuovi limiti imposti dalla UE per la concentrazione di monossido di carbonio nell’aria appaiono davvero complicati da raggiungere per la maggior parte dei 105 capoluoghi presi in esame dal rapporto della onlus. E ancora una volta il problema sembra dividere la penisola in due, come due entità differenti, se il rapporto “Ecosistema Urbano 2023” di Legambiente vede al primo posto Trento e all’ultimo Catania e Palermo. Un rapporto che prende in considerazione 19 parametri per valutare la vivibilità di 105 Comuni capoluogo, e che vede anche la Capitale d’Italia quasi in fondo alla classifica, perché Roma è al numero 89, superata perfino da altre due città del Lazio come Frosinone e Viterbo.

Inchiesta smog sulle città italiane – Roma.Cityrumors.it –

 

Il pericolo a Roma

La strada quindi resta in salita per le città italiane, ferme negli ultimi 30 anni a una crescita lenta e troppo altalenante e dove le emergenze urbane, nonostante lievi miglioramenti, restano più o meno le stesse: smog, trasporti, spreco idrico, auto circolanti restano, infatti, le questioni più critiche da affrontare. L’analisi condotta ha preso in esame proprio questi parametri, attribuendogli un valore da 1 a 100. Mentre la media dei punteggi ottenuti in Italia è stata di 56,4,  Roma si è fermata molto al di sotto di questa soglia, avendo ottenuto un preoccupante e misero 44,5. “Roma resta nel fondo della classifica nazionale per le sue performance ambientali a causa di inquinamento atmosferico, troppe auto, dati pessimi su raccolta differenziata e produzione totale dei rifiuti” ha commentato Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio. Soprattutto quello che preoccupa è la qualità dell’aria che respiriamo a Roma. Ad esempio il valore di biossido d’azoto rilevato nella capitale é ancora molto alto. Insieme al particolato sottile e all’ozono che rappresenta uno dei gas che rende l’aria più irrespirabile. Roma è tra le 8 città d’Italia con le situazioni più critiche. Ogni giorno, almeno una centralina ha rilevato concentrazioni medie annue superiori ai 40 μg/mc.

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