Ladri in azione a Roma. Quanti furti vengono effettuati ogni giorno nella capitale? E come si piazza rispetto alle altre città? La classifica non mente
Partire per le vacanze e lasciare la propria abitazione libera, sta diventando sempre più complicato per i romani. Il numero crescente dei furti nelle abitazioni sta scoraggiando molte persone e portando i cittadini della capitale a vivere con ansia i momenti della partenza. I cosiddetti “topi d’appartamento“ sono tornati alla carica e nel corso del mese di agosto, hanno colpito numerosi appartamenti.
Una recente indagine, condotta dall’Istituto di Ricerca e Consulenza Multidisciplinare (IRCM), emerge una crescente preoccupazione tra gli italiani riguardo al problema dei furti in appartamento. Il sondaggio rivela che l’83,5% degli intervistati (+5% rispetto al 2023) considera questa problematica una priorità assoluta quando si tratta di organizzare un viaggio. Nello specifico, l’82% degli uomini (+7,9% rispetto all’anno precedente) e l’85% delle donne (+2,4% rispetto al 2023) ritengono il rischio di furti in appartamento una questione fondamentale da tenere in considerazione.
Nonostante questa diffusa preoccupazione, il 66,5% degli italiani (-4,3% rispetto all’indagine precedente) ritiene di aver adottato le giuste misure preventive per evitare i furti nelle proprie abitazioni. Nello specifico, il 68% degli uomini (-2,1% rispetto al 2023) e il 65% delle donne (-5,8% rispetto all’anno precedente) si dichiarano convinti di aver messo in atto le strategie di sicurezza più adeguate.
Roma, la città più amata dai ladri d’appartamento
Roma è la città più amata dai ladri d’appartamento durante il periodo delle vacanze e si è posizionata al primo posto per numero di furti domestici. Secondo un recente studio, in media a Roma vengono commessi circa trentuno furti al giorno. La classifica diventa meno impietosa, se realizzata prendendo in esame l’estensione della città e la proporzione della popolazione. In quel caso (con 275 denunce ogni 100 mila abitanti), Roma si piazza al 32 esimo posto della classifica generale. Stesso discorso per Milano e Napoli.
Come sottolineato, il sondaggio realizzato da Vamonos Vacanze fa risaltare una sempre più grande preoccupazione per il fenomeno dei furti in casa. Tra gli intervistati emerge uno stato di ansia molto più alto rispetto al passato. E la situazione per gli abitanti delle nostre città è ancora più preoccupante. Il Lazio risulta infatti essere la Regione dove i cittadini temono di più i ladri di appartamento. L’89,7 per cento dei laziali è preoccupato quando deve lasciare incustodita la propria casa, davanti alla Campania (88,4%), Toscana (87,2%), Umbria (87%), Liguria (86,9%), Friuli-Venezia Giulia (86,5%), Piemonte(85,9%), Veneto (85,5%), Sicilia (85,2%), Sardegna (84,8%), Trentino-Alto Adige (84,6%).
Le misure antifurto usate di più dagli italiani
Ma quali sono i provvedimenti presi dagli italiani per proteggere le loro case durante le vacanze? Secondo i dati raccolti, quasi la metà degli intervistati (il 45 per cento) ha dichiarato di affidarsi a sistemi di allarme o di video-sorveglianza, con un aumento del 50 per cento rispetto al 2023. Questo dato riflette la crescente consapevolezza degli italiani sull’importanza di adottare misure tecnologiche per salvaguardare la propria abitazione quando si è lontani. Un’altra categoria molto diffusa di intervistati, pari al 24 per cento, ha scelto di far controllare la propria casa da amici, familiari o vicini. Tuttavia, questa percentuale risulta in calo del 36,8 per cento rispetto all’anno precedente, suggerendo forse una minore fiducia nelle reti di prossimità o una preferenza per soluzioni più automatizzate.
Tra le altre opzioni, il 21 per cento degli intervistati ha affermato di ricorrere a porte blindate, persiane di ferro o inferriate, un dato in aumento del 31,3 per cento rispetto al 2023. Questa scelta riflette la volontà di rafforzare fisicamente la protezione della propria abitazione attraverso strutture e materiali di sicurezza. Infine, un gruppo residuale pari al 7 per cento degli intervistati ha optato per il vecchio sistema di lasciare accesa una qualche luce, oppure anche la radio o la tv, una pratica diminuita del 22,2 per cento rispetto all’anno precedente.