Due cittadini avevano creato una nuova truffa ai danni di inconsapevoli turisti: sono stati identificati ed arrestati dalle forze dell’ordine presenti
Le truffe ai danni dei romani e dei turisti sono ormai all’ordine del giorno. Le organizzazioni criminali sono in grado di studiare nuove e sempre più clamorose iniziative che colpiscono i cittadini. A quelle che generalmente vengono realizzate in strada (la truffa del finto specchietto rotto, del falso incidente ecc…) si aggiungono le truffe studiate e portate a termine in alcuni dei luoghi più iconici della città.
L’ultima è stata studiata e realizzata al Colosseo: uno dei punti di ritrovo per milioni di turisti. All’esterno del Colosseo, nel corso di questi anni si sono moltiplicati i tentativi di truffe: dai finti centurioni, alle organizzazioni in grado di far pagare prezzi più alti per l’ingresso all’interno dell’Anfiteatro Flavio, fino all’ultima, clamorosa truffa: quella del finto fotografo!
La truffa del falso fotografo: arrestate due persone
Due uomini si fingevano fotografi: attiravano l’attenzione dei tanti turisti presenti ed approfittando delle lunghe file, che costringevano gli spettatori ad una lunga attesa, li fotografano, sfruttando i macchinari a loro disposizione (delle macchine semi professionali e alcune attrezzature che portavano con loro) per poi chiedere delle cifre assurde per stampare le fotografie che avevano appena realizzato. Una truffa che spesso terminava con il pagamento delle foto da parte dei turisti. Quando questi si rifiutavano di corrispondere la cifra richiesta, spesso ne usciva un alterco, sotto gli occhi degli altri ignari spettatori.
I due uomini di nazionalità bengalese, di 28 e 29 anni, svolgevano un’attività del tutto abusiva e illegale nei pressi del Colosseo, sfruttando l’afflusso di turisti in questa zona iconica di Roma. Si spacciavano per fotografi professionisti, attirando l’attenzione dei visitatori con scenografie accattivanti, come l’utilizzo di palloncini colorati, per rendere ancora più suggestivo lo scatto fotografico. Una volta individuate le potenziali vittime, i finti fotografi le avvicinavano e offrivano loro di scattare una foto ricordo, stampata istantaneamente grazie a un’adeguata attrezzatura tecnica. Tuttavia, il prezzo richiesto per ciascuna foto era esorbitante, pari a 15 euro, ben oltre il valore reale di un semplice servizio fotografico.
Questa attività, oltre a essere completamente abusiva e priva di autorizzazioni, rappresentava una vera e propria truffa ai danni dei turisti ignari. Fortunatamente, grazie all’intervento tempestivo degli agenti del Gruppo Centro della Polizia Locale di Roma Capitale, la loro illecita operazione è stata interrotta prima che potesse causare ulteriori danni. I due uomini sono stati sorpresi mentre agivano in Largo Gaetana Agnesi, all’interno del parco archeologico del Colosseo, nell’ambito dei consueti controlli anti-abusivismo predisposti in quell’area. Gli operanti hanno colto sul fatto i due malfattori, sequestrando tutta l’attrezzatura utilizzata per la loro attività fraudolenta: una macchina fotografica professionale, accessori, flash, schede di memoria, batterie, tablet e iPad.
Oltre alle sanzioni pecuniarie, pari a circa 800 euro complessivamente, è stata avviata un’indagine più approfondita per accertare l’eventuale coinvolgimento dei due individui in altri episodi simili. I controlli e il monitoraggio di possibili fenomeni illeciti nella zona del Colosseo e del parco archeologico circostante proseguiranno anche nei prossimi giorni, al fine di garantire la sicurezza e la tutela dei turisti che visitano questa meravigliosa e iconica attrazione di Roma.