La protesta degli Ncc: Roma paralizzata dal corteo di auto nere

Giornata campale per la capitale per quanto riguarda il trasporto pubblico. Oltre a una agitazione di alcune categorie di tassisti, c’è stata quella imponente degli autisti del noleggio con conducente

E’ un tira e molla che ava avanti da molti mesi contro le ultime decisioni che starebbe per prendere il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Matteo Salvini, che dopo aver messo mano alla riforma del Codice della strada, la cui approvazione è prevista entro l’estate, sta cercando di riorganizzare anche il trasporto pubblico, creando però un grande malumore tra gli operatori del settore.

La protesta degli Ncc – Romacityrumors.it –

 

Attualmente a Roma sono autorizzati 953 Ncc, anche perchè il Comune non emette nuove concessioni dagli anni Novanta. Tuttavia, circa 5mila vetture operano regolarmente e trasportano passeggeri per le strade della Capitale, di cui 2.700 hanno ottenuto il permesso per operare dai Comuni del Lazio. Ecco perchè la Giunta Capitolina ha dato il via libera per l’assegnazione di duemila nuove licenze per i servizi di noleggio con conducente, con l’obiettivo di aumentarne il numero in circolazione per attenuare le difficoltà legate al trasporto pubblico in vista del Giubileo del 2025.

Una lenta marcia di protesta

Erano state annunciate solo una ventina di auto nere, un simbolico numero per richiamare l’attenzione sulle decisioni che stanno per essere intraprese dal governo per la riforma dell’intera categoria. Invece erano più di un centinaio le vetture a noleggio con conducente che, in fila indiana, hanno formato un lunghissimo e lentissimo serpentone che dal Palazzo dello Sport dell’Eur, lungo tutta la via Cristoforo Colombo, è arrivato fino a Piazza della Repubblica, creando non pochi disagi al traffico. La protesta degli autisti Ncc è entrata nella fase calda perchè il ministro Salvini non vuole saperne di ritirare le proposte di riforma della categoria che, a loro dire, sarebbe ulteriormente penalizzante, tanto da rimettere in gioco anche la stessa possibilità di effettuare il servizio, a tutto vantaggio dei taxi che godono da sempre, a sentire loro, di un trattamento di favore. Ecco perchè oggi tutte le più importanti categorie degli autisti del noleggio con conducente, come Sistema Trasporti, Anitrav, Associazione Ncc Italia, AsiNcc, Comitato Air e MuoverSi’, hanno aderito alla manifestazione nazionale che si è tenuta nella Capitale.

Corteo sulla via Cristoforo Colombo – Romacityrumors.it –

 

I motivi dei dissidi

La protesta degli Ncc nasce per chiedere il ritiro dei decreti attuativi in discussione da settimane al Mit che, a loro dire, limiterebbero la loro professione, mettendo in ginocchio la categoria a tutto vantaggio di quella dei tassisti. Dall’obbligo per i vettori Ncc di attendere un’ora tra la fine di un servizio e l’inizio di un altro, dove invece la media europea è di soli 5 minuti, al divieto di usare qualunque forma di intermediazione (dalle piattaforme alle agenzie di viaggio ai consorzi sanitari), all’obbligo per ogni viaggiatore di comunicare preventivamente l’orario e il percorso del servizio, con evidente danno alla privacy, compilando una specie di foglio elettronico. “Ribadiremo con forza la richiesta di intervento di Palazzo Chigi in quanto riteniamo il ministro Salvini ormai irrimediabilmente compromesso in una campagna elettorale a favore dei tassisti. Abbiamo bisogno di terzietà e di poter presentare le nostre proposte di riforma. Non accetteremo più le norme a noi imposte dai tassisti, dice Francesco Artusa, presidente di “Sistema Trasporti”.È vergognoso che possano esserci ancora due categorie concorrenti nella stessa legge in cui per una, gli Ncc, si chiede qualsiasi cosa per metterli in difficoltà nel lavoro, mentre l’altra quella dei taxi, è coccolata ed esentata da qualsiasi obbligo, compresi quelli fiscali e con sanzioni molto più leggere, quando raramente inflitte, per violazioni ben più gravi”, conclude Artusa.

 

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