La clamorosa idea di Gualtieri: Fontana di Trevi a pagamento

Il Campidoglio sta studiando un’iniziativa, destinata a far discutere: il pagamento di un ticket per poter visitare dal vivo la Fontana di Trevi

La proposta è stata lanciata ieri, in serata: è già sta facendo discutere. La Fontana di Trevi, lo storico monumento amato da turisti e romani, teatro di film memorabili, potrebbe diventare presto a pagamento. Il Comune sta infatti studiando delle novità che rivoluzioneranno l’accesso al famigerato monumento.

Fontana di Trevi
Fontana di Trevi a pagamento. L’idea fa discutere – Roma.cityrumors.it

Nel corso dell’estate la Fontana di Trevi è stata al centro di numerosi fatti di cronaca: i tempi in cui Totò provava a venderla all’italo-americano Decio Cavallo, sono lontani, ma turisti e romani non si sono fatti mancare bagni fuori ordinanza, tuffi e qualche inseguimento. Il Comune ha quindi deciso di cambiare rotta e di studiare il modo per salvaguardare la Fontana.

La novità studiata dal Campidoglio: Fontana di Trevi a numero chiuso e ticket

Gualtieri ha in mente di portare la Fontana di Trevi a numero chiuso, tentando di garantire la salvaguardia della struttura e garantire anche una fruizione migliore ai turisti. Il numero uno del Campidoglio ha confermato che si tratta di una “ipotesi molto concreta, che abbiamo deciso di studiare e approfondire perché la situazione sta diventando tecnicamente molto difficile da gestire. Ce lo dicono sempre anche gli agenti della polizia locale: c’è una concentrazione di persone che rende difficile una fruizione adeguata del monumento ed è anche spesso fonte di degrado”.

Alcune “soluzioni tecniche”, ha spiegato Gualtieri, sono già allo studio con l’assessore al turismo Alessandro Onorato, che a sua volta è andato ancor più nello specifico, ipotizzando per la Fontana di Trevi un accesso su prenotazione. Per l’assessore è prioritario garantire “più decoro, più tutela e una migliore esperienza per i visitatori: la nostra idea è inserire un ticket di 2 euro a tempo, magari uno slot da 30 minuti, gratuito per i romani, per entrare nel catino della Fontana di Trevi”. Così su Instagram l’assessore al Turismo di Roma Capitale che ha dato dei dettagli in più rispetto alla proposta per il celebre monumento romano

“L’incasso – dice ancora – verrebbe reinvestito per la tutela del monumento e per assumere il personale che garantirebbe la sicurezza e gestirebbe il flusso dei turisti, creando nuovi posti di lavoro”. “Il turismo a Roma sta segnando numeri record e questo crea ricchezza e posti di lavoro – afferma nel video l’assessore di fronte alla Fontanaed era l’obiettivo che ci siamo posti quando siamo arrivati. Però ora dobbiamo fare in modo che il turismo sia più compatibile con la vita dei romani e che sia più decoroso e si riesca a integrare nella quotidianità della nostra città. Una di queste, che per il momento è un’idea, ma stiamo ragionando su come renderla operativa, è quella di chiudere e contingentare gli ingressi a uno dei monumenti più belli al mondo. Vogliamo rendere la visita a Fontana di Trevi veramente un’experience, e non un caotico darsi spallate tra un turista e l’altro per cercare l’angolazione migliore del selfie. Oppure evitare che arrivino con il sacchetto del fast food magari tirando le patatine nell’acqua nella speranza che un gabbiano raccolga la mollica”.

L’assessore Onorato spiega l’idea che il Campidoglio intende realizzare per la Fontana di Trevi – Roma.Cityrumors.it

I romani protestano

La proposta sta facendo discutere. Sui social i romani hanno accolto con freddezza la possibilità. “Voglio ritrovarmi passeggiando davanti la fontana di Trevi e voglio andarci quando dico io, non quando c’è posto. Vivo a Roma e non a via dei banchi vecchi, non posso programmare quando avrò modo di venire in centro e passare davanti la fontana. È UNA CAVOLATA”, scrive un’utente. “La bellezza della fontana è proprio il trovarsela davanti all’improvviso”, ribadiscono altri romani. “Ma quale recinzione ma volte deturpare le bellezze di questa città chi viene a visitare Roma piacevolmente ed educazione e libero di farlo e basta con queste ghettizzazioni”.

“Vogliamo fare in modo che questo monumento sia tutelato, perché tutto questo non deve essere più possibile come i vari mitomani che si tuffano credendosi Mastroianni e fare in modo che il turista possa vivere quei cinque-dieci minuti di fronte a questa bellezza architettonica unica al mondo in serenità e tranquillità. Come può funzionare? Una prenotazione elettronica, gratuita per i romani, un biglietto simbolico di 2 euro. Soldi reinvestiti per creare lavoro, perché a quel punto investiremo stewart e hostess che potrebbero regolare l’ingresso e l’uscita magari per uno slot di 30 minuti”, conclude Onorato.

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