Prende sempre più largo una terribile ipotesi legata all’incendio che ha divorato i pratoni di Torrespaccata: le ultime novità
Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri è stato chiaro ed ha lanciato un messaggio inequivocabile, sull’incendio che ha devastato il pratone di Torrespaccata. Le fiamme hanno letteralmente divorato ettari su ettari di terreno. Secondo il primo cittadino “le fiamme presentano caratteristiche che lasciano pensare al dolo”. Gualtieri ricorda che il luogo dove l’incendio si è sviluppato “è recintato, senza insediamenti abusivi e discariche. Difficile immaginare un incendio scaturito dalla disattenzione o dall’incuria”.
Gli inquirenti stanno quindi lavorando sull’ipotesi dell’incendio doloso. Una possibilità che apre scenari inquietanti. L’area andata in fiamme è molto vasta e costeggia tutto il quartiere di Torrespaccata. Il verde costeggia numerose abitazioni, un complesso scolastico che prevede un’asilo, una scuola elementare, una scuola media inferiore e un istituto Superiore, una biblioteca comunale, un complesso alberghiero, un supermercato e un centro sportivo. Luoghi che hanno rischiato di essere divorati dalle fiamme.
Incendio a Torrespaccata, l’ipotesi del piromane
Secondo le autorità che indagano sulle cause che hanno scatenato l’incendio, c’è la forte possibilità che dietro possa esserci la mano di un piromane. L’ipotesi, con il passare delle ore, si fa sempre più concreta. . Il rogo infatti, stando alle prime testimonianze raccolte da chi indaga, si sarebbe propagato da due punti diversi quasi in contemporanea. Su questo punto, inquirenti ed investigatori stanno facendo una ricognizione sulla superfice.
I vigili del fuoco hanno fornito una prima informativa dettagliata sull’incendio divampato mercoledì pomeriggio nella zona di Roma compresa tra Torre Spaccata e Cinecittà est. Questo rapporto preliminare arriverà oggi sul tavolo del pubblico ministero Mario D’Ovinola, che sta conducendo le indagini su questo grave episodio. Secondo le prime ricostruzioni, l’incendio sarebbe stato di natura dolosa, ovvero causato intenzionalmente. Inoltre, nello spegnimento delle fiamme, quattro operatori antincendio, tra cui un vigile del fuoco, sono rimasti gravemente feriti. Tali lesioni sono attualmente classificate come “gravissime”, ma non si esclude che la qualificazione giuridica possa essere elevata a “tentato omicidio”, a seconda degli esiti degli accertamenti in corso.
Le condizioni dei quattro operatori ustionati
L’incendio ha portato quattro persone a lottare tra la vita e la morte. Il rogo di mercoledì è scoppiato a poca distanza da dove a luglio del 2022 un vasto incendio, sempre di matrice dolosa, distrusse completamente 14 attività di autodemolizione lungo viale Palmiro Togliatti, provocando un enorme danno ambientale in tutta la zona per le esalazioni di diossina. Il responsabile di quel rogo non è mai stato identificato. Il pratone di Torrespaccata si trova a poca distanza da quello che costeggia la Palmiro Togliatti e che andò in fiamme. Gli inquirenti cercano di capire se possano esistere delle similitudini.
Intanto è stato fissato per martedì prossimo l’intervento chirurgico di trapianto della cute sui quattro operatori, un vigile del fuoco e tre volontari dell’antincendio, rimasti gravemente ustionati nel rogo di mercoledì pomeriggio. L’intervento verrà effettuato nel Centro Ustioni dell’ospedale Sant’Eugenio di Roma, dove i quattro feriti sono ricoverati. Le loro condizioni, secondo quanto si apprende, sono ancora stazionarie e a destare maggiori preoccupazioni è quella del vigile del fuoco, che ha riportato ustioni su più del 50 per cento della superfice del corpo.