In prima linea nella lotta al Covid, il professor Le Foche ha studiato con attenzione la variante Omicron. Ecco la sua storia
“Dopo tre anni dobbiamo avere la percezione che il virus c’è ma che dobbiamo trattare con l’attenzione giusta e l’immunizzazione che è fondamentale. Troppo pochi gli ultraottantenni che hanno fatto la quarta dose, anche se ai concerti non ci vanno poi ci vanno i loro nipoti che per stare tranquilli dovrebbero essere tutti vaccinati con ciclo vaccinale completo che riduce contagio anche se non l’annulla, ma contestualmente protegge dalla malattia medio grave e grave. E questo ci dà la possibilità di convivere. Bloccare la risocializzazione mi sembra un aspetto che non va bene rispetto al processo che abbiamo fatto con la scienza”. Queste le parole con le quali il professor Francesco Le Foche, immunologo del Policlinico Umberto I, spiegava nei mesi scorsi a Notizie.com, l’evoluzione della pandemia.
Il professore, in prima linea contro il Covid, è stato aggredito a Roma nel suo studio a via Po, nel quartiere Salario, a due passi da Villa Borghese. Ora si trova ricoverato nel suo stesso ospedale, in terapia intensiva. A colpirlo, con inaudita violenza, è stato un suo paziente, di 36 anni e con precedenti penali, convinto che il medico avesse sbagliato diagnosi nella cura dell’infezione della colonna vertebrale, di cui era convinto di essere affetto.
L’aggressore è stato bloccato poco dopo dagli agenti di polizia ed ora è accusato di tentato omicidio. L’episodio è accaduto giovedì scorso, intorno alle ore 18, durante una visita medica programmata. Il paziente aveva chiesto un nuovo consulto per spiegare i suoi problemi, ma durante la visita la situazione è precipitata. L’aggressione è stata rapida, ma brutale. Le Foche è stato colpito ripetutamente alla testa e al volto, con inaudita violenza. Un pestaggio violentissimo avvenuto all’interno dell’ufficio del noto immunologo. Il caos e le urla hanno immediatamente attirato l’attenzione dei pazienti che si trovavano nello studio e della segretaria, che ha immediatamente chiamato le forze dell’ordine. L’aggressore è stato arrestato immediatamente da un poliziotto libero dal servizio, he si trovava in via Po al momento dell’aggressione ed ha sentito le urla provenire dal palazzo. L’agente è entrato subito in azione ed ha bloccato il 36enne.
Il professor Le Foche è stato trasportato in ospedale in codice rosso. I medici dell’Ospedale Umberto Primo gli hanno riscontrato un trauma facciale, con diverse fratture sia al setto nasale che all’orbita oculare sinistra. Le sue condizioni sono definite dai sanitari “critiche” ma non è in pericolo di vita. Non è escluso che nei prossimi giorni, appena le condizioni cliniche lo consentiranno, venga sottoposto ad un intervento chirurgico. L’aggressore è stato ascoltato immediatamente dal giudice per direttissima di Piazzale Clodio e poi trasferito nel carcere di Regina Coeli. Gli inquirenti stanno scandagliando nel dettaglio la vita del 36enne, spulciandone i precedenti e cercando di capire se l’aggressione sia legata in qualche modo all’attenzione rivolta da Le Foche al Covid e ai vaccini.
Le reazioni politiche. Schillaci e Rocca: “Solidarietà e stupore”
L’aggressione al professor Le Foche ha sconvolto il mondo medico. Il ministro della Salute Schillaci ha dichiarato: “Desidero esprimere la mia solidarietà all’immunologo Francesco Le Foche, vittima ieri nel suo studio di un’aggressione inaudita da parte di un paziente. L’episodio di violenza lascia sconcertati e basiti. In quest’anno abbiamo previsto misure importanti dirette a presidiare la sicurezza degli operatori sanitari che lavorano nelle strutture del SSN. Ma è evidente che dobbiamo lavorare per promuovere un cambiamento culturale che permetta di riscoprire l’alleanza tra medico e paziente”. Per il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca quanto avvenuto “non può essere tollerato. Medici, infermieri, Oss, hanno diritto a lavorare in sicurezza”. L’Ordine dei medici chiede “maggiore protezione” mentre per l’assessore Regionale, Luisa Regimenti, siamo di fronte “all’ennesimo, barbaro episodio di violenza nei confronti di medici e operatori sanitari”.
Chi è il professor Le Foche
Le Foche è uno specialista in allergologia e immunologia clinica e durante i mesi drammatici del Covid è stato tra le figure di spicco che si è battuto per la diffusione dei vaccini. Presente in numerose trasmissioni televisive, ha effettuato studi soprattutto sulla variante Omicron. Nato a Sezze è iscritto all’albo dei medici di Latina si è formato professionalmente all’istituto di Malattie Infettive e Tropicali del Policlinico Umberto I Sapienza Università di Roma, dove lavora come dirigente medico del Day Hospital di immunoinfettivologia.