Guerriglia urbana a Roma, Meloni furiosa. E Piantedosi condanna

Una manifestazione che si è trasformata in uno scontro violentissimo nel centro di Roma: le reazioni della politica

Scontri manifestazione Roma e Giorgia Meloni arrabbiata
Gli scontri durante la manifestazione a Roma e la rabbia di Giorgia Meloni (Foto: Ansa) – roma.cityrumors.it

Sabato sera a Roma, il quartiere San Lorenzo si è trasformato in uno scenario di scontri accesi, con bombe carta, fumogeni e bottiglie lanciate contro le forze dell’ordine.

Tutto è iniziato con il corteo “Giustizia per Ramy Elgaml”, il giovane di 19 anni morto a Milano dopo un inseguimento con i carabinieri lo scorso novembre. Quella che doveva essere una manifestazione pacifica ha presto preso una piega violenta, sfociando in una vera e propria guerriglia urbana.

Il corteo, non autorizzato dalla Questura, si è mosso tra le vie di San Lorenzo radunando oltre 250 manifestanti, compresi collettivi studenteschi e gruppi autonomi. In testa al gruppo, striscioni provocatori: “Vendetta per Ramy” e “La polizia uccide”.

Tra i partecipanti, presente inizialmente anche il fumettista Zerocalcare. Ma quando la marcia ha raggiunto piazza dei Sanniti, la situazione è degenerata: cassonetti rovesciati, vetrine spaccate e scritte sui muri del quartiere hanno anticipato il confronto con la polizia.

Le forze dell’ordine, in tenuta antisommossa, hanno risposto alle provocazioni cercando di contenere i manifestanti, ma il confronto è presto esploso. Bombe carta, fumogeni e petardi sono stati lanciati contro le camionette, causando il ferimento di otto agenti. Uno di loro, colpito al volto dall’esplosione di una bomba carta, è stato portato in ospedale.

“Un attacco deliberato contro lo Stato e chi lo rappresenta”, ha commentato Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di polizia Coisp, condannando la violenza.

Manifestazione a Roma, la rabbia di Meloni e Piantedosi

L’ondata di proteste si collega alla pubblicazione di un video, che mostra il momento dell’incidente tra il motorino di Ramy e l’auto dei carabinieri. Le immagini hanno scatenato l’indignazione della famiglia e acceso un dibattito pubblico sulla condotta delle forze dell’ordine. I genitori del ragazzo, però, hanno lanciato un appello per la calma, ribadendo che “la violenza non è la risposta”.

I violenti Scontri durante la manifestazione a Roma
Dura la reazione di Meloni e Piantedosi dopo gli scontri in piazza a Roma (AnsaFoto) – roma.cityrumors.it

Il giorno dopo gli scontri, la premier Giorgia Meloni ha espresso la sua rabbia in un post su Facebook, definendo quanto accaduto un “episodio ignobile di disordine e caos” e sottolineando che tragedie come quella di Ramy non possono essere usate come pretesto per la violenza.

Parole dure sono arrivate anche dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che ha condannato con fermezza le violenze contro le forze dell’ordine: “Non fermarsi a un alt delle Forze dell’Ordine è una grave violazione della legge, oltre che un comportamento pericoloso per sé e per gli altri”.

La reazione a sinistra: “Polizia brutale”

Dall’altra parte, però, Rifondazione Comunista ha accusato la polizia di aver usato metodi brutali per reprimere il corteo, parlando di cariche ingiustificate contro manifestanti, per lo più giovanissimi. Questo clima di tensione lascia aperta una ferita: il confine tra sicurezza e repressione si fa sempre più sottile, alimentando una polarizzazione che non sembra destinata a risolversi presto.

Intanto, la Digos di Roma ha avviato le indagini per identificare i responsabili dei disordini, analizzando le immagini registrate durante la manifestazione.

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