Gli agricoltori si sentono traditi e rilanciano: “Giovedì saremo 20mila al Circo Massimo”

Dopo l’arrivo dei trattori e la ventilata marcia su Roma, diventata una sfilata simbolica quasi turistica per il centro storico, ora gli agricoltori minacciano una nuova protesta

Erano arrivati da tutte le regioni d’Italia e si erano accampati in vari presidi proprio alle porte della Capitale, pronti a far sentire la propria voce di protesta. Ma al termine di serrate trattative con le istituzioni e con fermo senso di responsabilità verso i cittadini romani, hanno preferito due manifestazioni simboliche invece che il corteo di trattori che avrebbe sicuramente paralizzato la città. Prima nella tarda mattinata di venerdì 5 trattori hanno sfilato per le vie più importanti del centro storico, poi in serata la lunga marcia di tutti i trattori sul Grande Raccordo Anulare che circonda la capitale.

La sfilata simbolica per le vie di Roma – Romacityrumors.it – Ansa foto

 

In linea generale gli agricoltori in Italia, come in altri paesi europei, stanno protestando per chiedere la revisione del Green Deal europeo, quel pacchetto di nuove regole volute dal Parlamento europeo in materia di agricoltura, per i vincoli per accedere ai finanziamenti della Pac, la cosiddetta Politica agricola comune, per l’aumento del prezzo dei prodotti e del gasolio e per ottenere una maggiore tutela del Made in Italy.

Alla fine solo una sfilata simbolica

Su molti dei trattori che vediamo in questi giorni nelle strade del nostro Paese ci sono le preoccupazioni e le speranze di chi vorrebbe veder riconosciuta la dignità del lavoro fatta di sacrifici, investimenti, sudore e fatica. Erano infatti a centinaia arrivati a Roma da tutta Italia a bordo dei loro veicoli da lavoro, proprio per far ascoltare la propria voce di protesta per le scelte della Ue in materia agroalimentare e per i costi che stanno diventando sempre più insostenibili per l’intera categoria. Speravano di essere ascoltati da qualche rappresentante del governo italiano, ma alla fine i tantissimi trattori fermi nei presidi alle porte della Capitale, in attesa soltanto di accendere i motori e arrivare fino nelle sedi istituzionali, sono rimasti per lo più spenti e delusi. Soltanto un paio di sfilate simboliche nella giornata di venerdì decise comunque di comune accordo con i vertici della Questura di Roma, anche per motivi di ordine pubblico e per non arrecare pesanti disagi al già congestionato traffico della Capitale.

Gli agricoltori pronti a tornare in piazza a Roma – Romacityrumors.it – Ansa foto

 

La protesta non lascia, ma raddoppia

La protesta degli agricoltori però non si è fermata. La categoria, infatti, si dice pronta a una maxi manifestazione a Roma prevista per giovedì 15 febbraio al Circo Massimo. Questa volta sono attese 20mila persone e non più di una quindicina di trattori che, come già organizzato per la manifestazione che si sarebbe dovuta tenere a San Giovanni, saranno scortati dalle forze dell’ordine. I mezzi agricoli partiranno dal presidio di Cecchina verso il Circo Massimo. Ad annunciare la nuova protesta è stato Danilo Calvani, il leader di “CRA Agricoltori traditi”. “Siamo appena usciti dalla Questura di Roma”, dice Danilo Calvani spiegando di aver concordato “i metodi di una prima manifestazione” nazionale a cui, ha aggiunto, se ne aggiungeranno altre “ad oltranza”, ha annunciato il leader in video postato sulla sua pagina Facebook. Gli agricoltori quindi non mollano di certo proprio ora, anzi raddoppiano e continuano a mobilitarsi, perchè si aspettavano qualcosa di diverso dalle istituzioni e più di qualcuno si è sentito tradito da promesse non mantenute.

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