Giardinetti, bar chiuso per spaccio di droga e mancanza di autorizzazioni

Il bar era una copertura: sotto al bancone giravano hashish, cocaina e anche un gro di scommesse. Quello che mancava era la licenza per somministrare alimenti e bevande.

Sospesa l’attività in un bar nel quartiere Giardinetti, alla periferia sud-est di Roma. Il provvedimento è stato eseguito dagli agenti della polizia di Stato del commissariato la Romanina. La sospensione è stata resa necessaria poichè, dai diversi controlli svolti, è emerso che il bar era considerato la «base operativa» per gestire le attività concernenti il traffico di sostanze stupefacenti, nonchè luogo di abituale ritrovo di persone pregiudicate.

Inoltre il titolare consentiva ai clienti di usufruire di quattro postazioni pc dove, previo pagamento di una somma di denaro come ricarica di conto gioco, potevano effettuare anche giochi on-line e/o scommesse sul sito preimpostato Planet Wind 365.

Le indagini sono partite qualche mese fa nel frattempo sono stati messi in manette diversi personaggi collegati allo stesso tempo al mondo dello spaccio e al bar in questione.
Il 27 febbraio scorso, infine, gli agenti hanno arrestato il proprietario del locale, colto in flagranza di reato, responsabile dello spaccio di droga.

L’uomo, alla vista dei poliziotti, ha lanciato sotto il bancone, allo scopo di occultarlo, un involucro di cellophane rivelatosi poi contenere sostanza stupefacente. In seguito alla perquisizione del locale, gli uomini in divisa hanno rinvenuto e sequestrato: 25 involucri di «hashish», per un peso complessivo di 62 grammi; quasi 1 grammo di cocaina divisa in 2 involucri. Un borsello contenete denaro contante suddiviso in banconote di vario taglio, per un valore di 1.100 euro. Due foglietti di carta manoscritti, contenenti nomi e somme di denaro. Addosso al gestore sono stati trovati 870 euro, dei quali non sapeva dare contezza.

 Di qui l’applicazione del provvedimento del Questore di Roma, adottato dalla divisione polizia amministrativa e sociale, che ha imposto, per motivi di ordine e sicurezza pubblica, la cessazione immediata dell’attività condotta senza autorizzazione.

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