La Finanza scopre una raffineria clandestina dove il gasolio per auto veniva allungato con oli esausti e metanolo, pronto per essere venduto nei distributori della Capitale
I finanzieri del Comando provinciale di Roma hanno sequestrato un deposito clandestino di prodotti petroliferi contenente circa 230.000 litri di prodotti energetici oggetto di illecita miscelazione e hanno denunciato tre responsabili per contrabbando e detenzione di materiali pericolosi.
Il “falso” diesel è già finito nei depositi di decine di distributori in Toscana, Lazio e Campania. Altre segnalazioni di attività del gruppo criminale sono arrivate anche da Umbria e Abruzzo. Finora sono una trentina le stazioni di rifornimento controllate e risultate piene di gasolio contraffatto, e pertanto segnalate all’autorità giudiziaria.
I militari del Nucleo investigativo della polizia economico-finanziaria capitolina, insospettiti dall’anomalo transito di un autoarticolato con targa polacca in una zona periferica di Roma, visto poi giungere in un’area priva di insegne e riferimenti, hanno individuato all’interno di uno spazio di 5mila metri quadrati, una vera e propria raffineria clandestina dove erano in corso operazioni di miscelazione di gasolio di contrabbando con altre sostanze, tra cui oli esausti, toluene e metanolo, in grado di “allungare”, diluendolo, il prodotto destinato a ignari automobilisti che di li a poco avrebbero visto sorgere problemi meccanici ai motori delle loro automobili. Attraverso le miscelazioni clandestine, gli organizzatori della frode riuscivano ad aumentare le quantità di prodotto energetico da rivendere, quasi fino a raddoppiarlo, in totale evasione d’imposta e a prezzi quindi più bassi rispetto a quelli di riferimento.
Il blitz delle forza dell’ordine ha permesso così di sgominare una banda che aveva messo in atto un ingegnoso sistema per truffare gli automobilisti grazie probabilmente anche a qualche distributore compiacente, pronto a vendere al dettaglio il gasolio taroccato. Nel corso delle operazioni, infatti, i finanzieri hanno localizzato questo laboratorio chimico clandestino dove erano custodite formule e istruzioni per le miscelazioni in atto o ancora in fase di perfezionamento, oltre alla strumentazione necessaria a miscelare il prodotto petrolifero con sostanze fortemente inquinanti, non idonee a essere bruciate all’interno dei motori termici degli autoveicoli. Nell’area sono stati infine rinvenuti due serbatoi interrati, realizzati appositamente per la custodia del prodotto già “miscelato”, accessibili solo attraverso l’azionamento di un particolare e nascosto meccanismo meccanico, degli autoarticolati e un veicolo allestito per le “consegne rapide” e in grado di trasportare 2000 litri tra gasolio e benzina da sversare nei serbatori degli impianti richiedenti. Nell’operazione sono stati arrestati due cittadini italiani e uno polacco, accusati ora di aver operato illecite miscelazioni di prodotti petroliferi.