A Roma, è boom di rapine agli uffici postali: negli ultimi mesi il numero è in costante aumento. Ecco l’orario dove si sono registrati i furti maggiori
“Fermi tutti, questa è una rapina”. Alzi la mano chi, almeno una volta, non ha visto nei film o nelle serie tv, una banda di ladri entrare in azione nelle banche o negli uffici postali e urlare ai commessi e alle persone presenti, queste fatidiche parole. La realtà ha però superato in modo evidente la fantasia. Negli ultimi periodi le rapine negli uffici postali della Capitale si sono moltiplicate in modo incredibile: i numeri testimoniano l’evoluzione di questo fenomeno, che ha portato le autorità a lanciare l’allarme.
Gli uffici postali nella capitale sono stati ultimamente presi d’assalto. Le rapine vengono generalmente compiute da bande criminali organizzate, le quali pianificano nei minimi dettagli ogni aspetto dell’azione all’interno degli Uffici Postali. Tuttavia, non sono rari i casi di rapinatori solitari che agiscono in preda alla disperazione o alla necessità di ottenere denaro rapidamente: in quel caso i pani vengono generalmente studiati al momento e possono seguire delle linee diverse. In molti episodi, i malviventi sfruttano l’utilizzo di motociclette per garantirsi una fuga celere e sottrarsi più facilmente all’inseguimento delle forze di polizia.
Alcune bande criminali dedite alle rapine sono altamente strutturate e gerarchizzate, con ruoli ben definiti tra i membri: ci sono coloro che si occupano della pianificazione meticolosa del colpo, studiando a tavolino ogni singolo particolare e le eventuali contromisure, altri che si incaricano dell’esecuzione materiale, entrando in scena e realizzando materialmente i vari colpi, dividendosi tra chi entra negli uffici postali e chi resta a fare da palo, e altri ancora che si occupano di riciclare il denaro e la refurtiva. Queste organizzazioni malavitose (soprattutto quelle maggiormente organizzate) riescono spesso a mantenere i contatti con altri Paesi, riuscendo a disfarsi del denaro e a rendere quasi impossibile il loro tracciamento e la loro cattura da parte delle autorità.
D’altra parte, vi sono anche rapinatori che agiscono in modo più sporadico e disorganizzato, mossi unicamente dalla necessità impellente di ottenere liquidità, magari per far fronte a gravi problemi finanziari o a dipendenze patologiche. Costoro tendono a compiere atti di violenza più scomposti e pericolosi, non avendo alle spalle una strategia ben strutturata. Nonostante ciò, anche questi criminali talvolta ricorrono all’utilizzo di motociclette per assicurarsi una fuga rapida e garantirsi l’impunità.
I numeri nella capitale
Come sottolineavamo in precedenza, i numeri delle rapine negli uffici postali di Roma e Provincia sono in grandissimo aumento: negli ultimi otto mesi si sono registrate almeno ventisei rapine. E molte hanno seguito lo stesso copione: due o più persone all’interno del luogo scelto, con una o due che aspettano all’esterno: molti rapinatori riescono (nonostante i controlli) ad entrare armati e a creare scalpore tra i commessi e gli ospiti. Essere presenti ad una rapina è infatti un’esperienza difficile (probabilmente impossibile) da dimenticare. E lascia molte volte dei veri e propri traumi, che segnano (anche a distanza di anni) le persone che ne sono coinvolte: lo shock è difficile da superare e molto spesso caratterizza le vittime lasciando un senso di insicurezza e di disorientamento difficile da superare.
L’orario in cui i rapinatori entrano in azione
Esiste un orario dove i ladri preferiscono entrare in azione: quello in cui in media si sono registrati i numeri maggiori di furti. La percentuale più alta di rapine negli uffici postale della capitale e della provincia, si è registrata nelle prime ore del mattino: poco dopo l’apertura degli sportelli. Un orario che permette, generalmente, alle bande di agire indisturbati, essendoci meno affluenza all’interno degli Uffici Postali.
Si tratta naturalmente solo di un orario indicativo. Molti furti infatti sono avvenuti anche in orari diversi: durante il primo pomeriggio (soprattutto in quegli Uffici Postali che effettuano un orario prolungato) o in serata, poco prima della chiusura. Anche in questi due casi si tratta di orari particolarmente appetibili: nei quali si registra una bassa presenza di pubblico all’interno dei locali e che permette ai rapinatori di agire quasi indisturbati.