Tantissime sanzioni effettuate nel 2023, talmente tante che serviranno per mettere a posto delle strade e per migliorare alcuni servizi
Da odiate ad amate. Per il Comune soprattutto che rigira il tutto e le sfrutta per mettere a posto la Capitale. I soldi delle multe dei romani verranno utilizzati per rimettere in sesto la città. E non è una cosa da poco.
Si sta parlando di un vero e proprio “tesoretto” di quasi 100 milioni, ben 97,5 milioni di euro nelle casse del Comune, grazie alle multe. Sanzioni che vengono inflitte dai vigili della polizia municipale, soprattutto con gli autovelox. Soldi che verranno utilizzati per la sicurezza stradale, un vero problema per la città piena zeppa di buche.
E’ quanto viene fuori da una delibera di giunta che si basa sugli oltre 259 milioni di introiti attesi dalle sanzioni, tra questi ben 12,6 con gli autovelox. C’è da dire che di queste multe comminate non tutte vengono pagate, tanto che per questo motivo la giunta ha messo a disposizione circa 161 milioni nel “Fondo crediti di dubbia esigibilità”.
Sono tanti soldi che verranno distribuiti, secondo quanto è stato scritto e deciso per migliorare i controlli e gli accertamenti delle violazioni, ma anche per “l’acquisto di automezzi, mezzi e attrezzature dei Corpi di polizia municipale“, per questo verranno messi a disposizione 23 milioni.
Da Legambiente l’elenco delle vie più sanzionate
Circa un milione di euro, serviranno a sostenere, da quanto è scritto per “canoni e licenze d’uso per beni mobili e materiali“, ovvero settore dove rientrano le attrezzature in dotazione alla polizia locale. Allo steso tempo, riguardo alle multe, è stato presentato il “Dossier mobilità negata” stilato da Legambiente, che ha preso in esame 55 strade in dieci Municipi, per un totale di 17.088 mezzi osservati.
Uno studio che ha visualizzato diversi tipi di multa e soprattutto preso in esame quello che facevano i veicoli col 36% in sosta irregolare, col 66% che erano auto. Il 26% scooter e l’8% per i monopattini. E lo studio rimarca un problema serio, ovvero che i “numeri altissimi della sosta selvaggia dimostrano quanto le automobili nella Capitale siano semplicemente troppe per lo spazio a disposizione“.
Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio, e Amedeo Trolese, responsabile Mobilità dell’associazione hanno presentato questo dossier ed è anche molto interessante. Sono diverse le strade che sono state sotto controllo e quelle più bersagliate e con le quali bisogna fare attenzione.
Le peggiori cinque sono via Camesena (85% di sosta irregolare), via Angelo Emo (70%), via Cipro (66%), piazza Vescovio (64,8%) e via XX Settembre (64,4%). Il primato è sulla Nomentana, con il 50,5% di auto in sosta selvaggia, seguito da San Pietro, con il 42,4%, e poi Trastevere con il 36%. Più tante altre