Doveva essere una serata di divertimento con gli amici, ma si è trasformato in un incubo. Indagini in corso per chiarire meglio l’accaduto
Nicola Sganappa era un ragazzo di 22 anni che aveva deciso di trascorrere il sabato sera in un noto locale della Capitale. In un primo momento si era parlato della presenza anche di alcuni amici in discoteca, ma su questo non si hanno certezze visto che il suo corpo senza vita è stato trovato da un passante e nessuno prima aveva chiamato i soccorsi.
Sulla morte del 22enne originario di Terni sono in corso le indagini. Ci sono diversi punti da chiarire. Non è da escludere un malore oppure un decesso causato da altro. La Procura ha immediatamente aperto un’indagine per accertare meglio l’accaduto e l’autopsia consentirà di avere un quadro chiaro e capire anche le cause che hanno portato il giovane a perdere la vita nella Capitale.
Prima la discoteca, poi il malore: le ultime ore di vita di Nicola
Su quanto successo a Nicola sono ancora diversi i punti da chiarire. Stando alle informazioni che si hanno a disposizione, Nicola aveva trascorso il suo sabato sera in un noto locale di Roma. Secondo quanto riferito da La Repubblica, con lui c’erano alcuni amici, ma su questo gli inquirenti non smentiscono o confermano. Ad un certo punto la festa è stata interrotta dall’arrivo della polizia: l’intervento è legato ad un sovraffollamento e le persone sono state fatte uscire.
Poco dopo il malore e la morte. Ad accorgersi del corpo a terra del 22enne è stato un passante, che ha chiamato immediatamente i soccorsi, ma ormai era troppo tardi. Un decesso che ha dei punti da chiarire e lo si farà tramite l’autopsia sul corpo del giovane, già autorizzata dal magistrato.
Le ipotesi sulla morte
Le ipotesi sulla morte al momento sono diverse. Possibile un semplice malore, ma le pupille dilatate fanno pensare ad un possibile coinvolgimento di sostanze stupefacenti. Comunque sarà l’autopsia a chiarire meglio le cause del decesso. Ma ci sono anche altre cose da verificare.
Prima di tutto se l’assunzione è stata volontaria e poi se si trovava da solo al momento del malore oppure no. Tutto questo è al vaglio degli inquirenti, chiamati a verificare meglio l’accaduto.