Chiamano i Carabinieri:”Correte, siamo stati derubati e accoltellati”. Ma la verità è un’altra

Due peruviani hanno raccontato di aver subito un’aggressione, e che il loro amico colombiano era stato accoltellato. Ma gli investigatori hanno scoperto una verità completamente diversa

Hanno accoltellato un loro amico al termine di una serata dedicata all’alcool e agli eccessi, ma quando la polizia si è presentata chiedendo lumi sui fatti realmente accaduti, hanno cercato di nascondere le loro responsabilità e di far immaginare uno scenario completamente diverso. Ma il loro racconto, per quanto ben preparato, non ha convinto gli investigatori, che in breve tempo li hanno smascherati, arrivando alla verità.

Carabinieri a Quarticciolo
I Carabinieri intervenuti a Via Lodi hanno scoperto la verità in pochi minti- roma.cityrumors.it

Nella notte tra venerdì e sabato tre ragazzi, un peruviano di 39 anni, e due colombiani di 25 e 27 anni, hanno deciso di sballarsi: di passare una serata in compagnia senza regole. Ma ad un certo punto, qualcosa è andato storto. Il divertimento ha lasciato spazio alla paura, e la serata ha preso una brutta piega. Ubriachi, e in preda ai fumi dell’alcol, i tre hanno iniziato a discutere e la rissa ha portato all’accoltellamento di uno dei tre.

Il ragazzo peruviano è finito a terra, in un lago di sangue. I due amici hanno cercato di rianimarlo, provando anche ad organizzare le prime cure. Ma quando il loro amico ha perso conoscenza, sono stati costretti a chiedere aiuto, chiamando il 118. I responsabili medici sono arrivati in pochi minuti in via Todi, dove si era consumato il dramma. Vedendo le condizioni in cui versava il giovane (che era provo di sensi e in una pozza di sangue, dopo aver subito diverse coltellate, la più grave in pieno petto), hanno immediatamente allertato le forze dell’ordine. Il ferito è stato immediatamente trasportato in codice rosso all’ospedale San Giovanni, dove è tutt’ora ricoverato.

La versione dei due amici peruviani: “Aggrediti per un telefono cellulare”

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Le pattuglie dei Carabinieri accorse sul posto hanno subito scoperto la verità – roma.cityrumors.it

Quando si sono visti arrivare gli investigatori del Commissariato Trevi, i due peruviani hanno cercato di raccontare una loro versione dei fatti. Ai carabinieri hanno spiegato di essere stati aggrediti da tre uomini, che cercavano di rubare il telefono cellulare del loro amico. E che di fronte al suo rifiuto, lo hanno accoltellato, per poi fuggire con il cellulare. “Ci hanno aggrediti, ci hanno attaccati e noi abbiamo provato a difenderci”, hanno raccontato. Una versione che non ha convinto gli investigatori, che hanno portato in commissariato i due e li hanno incalzati di domande, provando a ricostruire l’accaduto.

Gli investigatori scoprono la verità e arrestano i due peruviani

I due peruviani sono crollati dopo pochi minuti ed hanno raccontato la verità. Il 39enne colombiano, secondo la versione dei due amici sarebbe stato accoltellato “per gioco e durante uno scherzo”, mentre tutti erano ubriachi. Gli investigatori non escludono però che tra i tre potrebbe essere avvenuta una lite, sfociata nell’accoltellamento. Gli investigatori hanno convalidato i fermi e i due, si trovano ora in carcere con l’accusa di tentato omicidio in concorso. Il colombiano è ancora all’ospedale San Giovanni di Roma, ricoverato in prognosi riservata. Le sue condizioni sono monitorate continuamente ai medici del nosocomio romano, ma non sarebbe in pericolo di vita.

 

 

 

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