Ad eseguire l’operazione che ha portato al sequestro di beni per 22 milioni di euro al clan dei Casalesi, sono stati i militari del comando provinciale della guardia di finanza di Roma.
Dopo il decreto di confisca, emesso dalla corte di appello della Capitale nei confronti di 5 esponenti del gruppo Iovine, con sede operativa ad Acilia, i militari hanno potuto procedere con la confisca.
L’operazione è stata possibile dopo la vasta indagine condotta dalle fiamme gialle che aveva portato nel 2013 all’arresto di Mario Iovine, Sergio Guarnera, Sandro Guarnera, Franco Crispoldi e Arben Zogu per i reati di estorsione, usura, intestazione fittizia di beni e illecita concorrenza con minaccia o violenza.
Proprio in quell’occasione era stata accertata la presenza di un gruppo operante nel settore delle slot machine.
Tra i beni sottratti al clan vi sono l’intero capitale sociale e patrimonio aziendale di 7 imprese, oltre a 9 unità immobiliari e due terreni a Roma e L’Aquila.
La sindaca di Roma Virginia Raggi ne da notizia su Twitter:
“Sequestrati definitivamente beni di oltre 22 mln euro,frutto contatti tra malavita romana e napoletana su litorale Roma.
Grazie a #Gdf e Corte Appello di Roma per operazione contro clan Casalesi e Guarnera. Avevano imposto slot machines a commercianti Acilia. #FuoriLaMafiaDaRoma“.