Attimi di tensione all’interno di un negozio a Roma. I clienti si sono avventati contro il proprietario di un negozio del centro: il motivo è clamoroso
“Non riuscivo a credere ai miei occhi. Ad un certo punto ho visto decine di persone che si sono scagliate contro i ragazzi che lavoravano all’interno del negozio. E nessuno riusciva a capire il motivo”. Il racconto di Andrea, un ragazzo di 35 anni che vive e lavora a Roma, è eloquente. Ciò che ha visto con i suoi occhi all’interno di un negozio di moda del centro della capitale, lo ha lasciato senza parole.
Domenica pomeriggio, nel bel mezzo di una giornata dedicata allo shopping, decine e decine di clienti, si sono improvvisamente scagliati contro i responsabili di un negozio di abbigliamento. Quest’ultimi, sorpresi, non riuscivano a capire cosa fosse successo. “Per qualche istante ho pensato che fosse accaduto qualcosa di grave – continua Andrea – magari un pericolo imminente. Perchè una ragazza ha urlato e subito dopo altri l’hanno seguita. Poi si sono diretti verso la cassa ed hanno detto qualcosa in modo concitato alla ragazza che si trovava dietro al bancone. Quest’ultima non capiva bene la richiesta”.
Le altre persone presenti nel negozio hanno faticato a capire cosa fosse realmente accaduto. Solo quando la situazione si è calmata, tutti si sono resi conto di ciò che era realmente accaduto. A far scatenare la reazione di alcuni ragazzi, era stata una canzone che era stata diffusa dagli autoparlanti delle radio. “Si trattava di un grande classico – continua Andrea – Last Christmas degli Whem. Appena è partito il brano, questi ragazzi hanno iniziato ad urlare e a correre verso le casse”. Il motivo è clamoroso: nessun particolare odio verso George Michael o i Wham, che negli anni 80 hanno spopolato con questo brano, diventato uno dei più iconici del periodo natalizio. Il vero problema è legato ad un gioco, creato negli ultimi anni e diventato virale tra i giovani.
Whamageddon: le regole del gioco che impazza tra i giovani
Il gioco si chiama Whamageddon e consiste nel riuscire a non ascoltare il brano Last Chrsitmas (tra i più suonati nelle radio ed utilizzati nei servizi televisivi durante il periodo natalizio) dal 1 al 24 dicembre. Chi ascolta il brano cantato da George Michale (anche per pochi secondi) è ufficialmente eliminato ed è costretto ad annunciare la sua sconfitta scrivendo sui propri profili social l’hastag #Whamageddon. Il sito ufficiale del gioco spiega che, chi viene eliminato è costretto ad andare nel “Whamhalla”, un luogo immaginario dove tutti gli sconfitti vengono spediti a riflettere sulle loro debolezze natalizie. Sempre il portale ufficiale del gioco, ricorda che per essere eliminati, bisogna però ascoltare solo la versione originale del gioco: non i remix o le cover, che vengono considerati validi.
In Inghilterra un intero stadio contro un Dj
“Sono stato eliminato da un gioco che non conoscevo – scherza ancora Andrea -. Quello che mi ha colpito di più è che decine di ragazzi che erano invece presenti nel negozio, erano perfettamente a conoscenza di tutto. E hanno reagito in malo modo”. Il gioco ha preso piede in Italia nell’ultimo anno ed esistono pagine social interamente dedicate a questo evento. Nel Regno Unito invece si è cominciato a diffondere già nel 2010 ed ha preso piede a partire dal 2015. Qualche giorno fa un intero stadio (durante una partita di Premiership) ha inveito contro il Dj, che nell’intervallo (e non conoscendo minimamente il gioco) aveva irradiato dagli autoparlanti, le note di Last Christmas. In pochi istanti è stato riempito di fischi e insulti dalle oltre 7.000 persone che riempivano gli spalti. “Mi dispiace aver eliminato così tante persone contemporaneamente – ha detto – ma io continuerò ancora a suonare questo brano in questo periodo. E’ tar i miei preferiti e non credevo che qualcuno potesse reagire in questo modo”, ha dichiarato alla BBC.
Lo stesso pensiero condiviso da Andrea, dai clienti del negozio di moda che in pieno centro a Roma hanno assistito alla rivolta dei giovani che sono stati eliminati dal Whamageddon e dai responsabili del negozio: “Erano veramente molto sorpresi – conclude Andrea – anche perchè loro avevano solamente acceso la radio. Anche se fossero stati a conoscenza dell’esistenza del gioco, non potevano farci nulla. Era stata la stazione radio a diffondere quel brano”.