Blitz delle Fiamme Gialle nella sede del Comune, sono indagati ben 7 funzionari, i militari e la procura hanno messo nel mirino diversi appalti
Blitz della Guardia di Finanza al Campidoglio. Una giornata tranquilla e lavorativa si trasforma in un incubo per la città di Roma, per il Sindaco Gualtieri e per alcuni funzionari. In ballo ci sarebbe una maxi inchiesta per corruzione e sarebbero coinvolti anche i fondi per il Giubileo.
I militari delle Fiamme Gialle hanno effettuato diverse perquisizioni, soprattutto negli uffici del Dipartimento Infrastrutture di via Petroselli del Comune e anche la sede di Astral, una società che ha la partecipazione al 100% dalla Regione Lazio. La cosa che mette ansia e paura è che nel mirino della Procura e della Finanza ci sono appalti per circa 100 milioni di euro.
Accuse gravissime, anche perché si passa dall’associazione a delinquere, alla corruzione, fino addirittura alla presunta “frode in pubbliche forniture, turbata libertà degli incanti, riciclaggio e autoriciclaggio”. In ballo ci sono diverse situazioni ma quello che più colpisce sono gli appalti per il rifacimento del manto stradale, con l’Astral che sarebbe in mezzo per via dei bandi
Il motivo scatenante sono per “interventi sul sistema viario regionale per la sostenibilità della manifestazione sportiva Ryder Cup, in ottica di miglioramento della capacità e fruibilità delle dotazioni infrastrutturali“, si legge in una delle note d’indagine. Non solo. Di mezzo c’è anche un affare da circa 5 milioni di euro che ruoterebbe al famoso torneo internazionale di golf o in parte per l’organizzazione di questo evento.
Sette indagati un imprenditore e funzionari
Le gare sarebbero state pilotate grazie a diversi giri di mazzette. Insomma, la vecchia scuola non tradisce mai, tanto che in tutto sarebbero ben sette i funzionari indagati, quattro sarebbero del Comune di Roma, uno di Astral e addirittura tra le persone coinvolte in questo giro anche due poliziotti della stradale.
Il presunto corruttore, e sia ben chiaro, perché si tratta di indagini a livello preliminare corruttore, sarebbe Mirko Pellegrini, un imprenditore che avrebbe intestate a suo nome 15 società che sono nel mirino dei controlli della Finanza. Nel giro losco e all’interno dell’inchiesta ci sarebbe anche il direttore di una banca di Frascati, la Blu Banca Spa, anche perché, ed è qui la situazione sospetta, avrebbe aperto 170 conti correnti a favore dei prestanome dell’imprenditore, ma secondo quanto si apprende, sapeva bene a chi fosse intestato tutto e avrebbe omesso di segnalare all’Uif di Bankitalia.
Tutto questo è stato ampiamente descritto e riscostruito dopo mesi d’indagine dall’aggiunto procuratore Giuseppe Cascini, dal pm Lorenzo del Giudice e da una lavoro di coordinazione e investigazione del nucleo di polizia economica finanziaria della Guardia di Finanza di Roma.
Il Giubileo e il rifacimento delle “strade” è una delle voci più consistenti nell’inchiesta che sta portando avanti la Finanza. In sostanza le strade realizzate dalle aziende dell’imprenditore venivano costruite al risparmio, è anche e soprattutto questo il problema: meno manto, più facilità di intervenire diverse volte nei mesi. Un inganno, una truffa ai danni del patrimonio pubblico.