Cade da impalcatura, impatto terribile: 81enne morto dopo lunga agonia

Caduto da una impalcatura mentre stava montando una pompa di calore, impatto terrificante: purtroppo per l’anziano operaio non c’è stato nulla da fare 

Purtroppo non ce l’ha fatta Armando Tosi dopo che, per giorni, ha lottato tra la vita e la morte. Dopo meno di una settimana di agonia il suo cuore ha smesso di battere per sempre nell’ospedale dove si trovava attualmente ricoverato. Lo scorso martedì 30 gennaio l’uomo è caduto rovinosamente da una impalcatura all’esterno di un centro commerciale di Aprilia (provincia di Latina).

Morto dopo essere caduto da impalcatura
Niente da fare per l’operaio di 81 anni (Ansa Foto) Roma.Cityrumors.it

In molti lo conoscevano con il soprannome “Dino” e la sua scomparsa ha lasciato un vuoto incolmabile a tutti coloro che gli volevano bene. La vittima aveva 81 anni ed era del posto. L’impatto con la terra è stato a dir poco terrificante. La vicenda del suo ferimento ha fatto il giro dell’intera comunità, ancora sotto shock per quanto accaduto e per il triste epilogo finale.

Non sono state rese ancora note informazioni in merito al giorno dei funerali. L’intera comunità, in questo momento, è attorno alla famiglia dell’operaio morto tragicamente dopo qualche giorno di agonia.

Aprilia (Latina), Armando Tosi non ce l’ha fatta: morto l’81enne

Come annunciato in precedenza lo scorso 30 gennaio l’uomo stava montando una pompa di calore all’esterno di una attività situata al centro commerciale della sua città. Resta ancora da capire come sia potuto avvenire il tutto. Le forze dell’ordine, arrivate sul posto, stanno ancora indagando in merito a quanto successo e, soprattutto, su come sia potuto accadere una cosa del genere. Secondo quanto riportato da alcuni testimoni pare che l’uomo abbia compiuto un volo di almeno 5-6 metri.

Morto dopo essere caduto da impalcatura
Niente da fare per l’operaio di 81 anni (Ansa Foto) Roma.Cityrumors.it

Subito era scattato l’allarme con l’arrivo del personale sanitario dell’ambulanza che lo ha prima medicato sul posto e poi portato all’ospedale “Santa Maria Goretti” nel reparto di rianimazione di Latina. Sin dal primo momento le sue condizioni si erano rivelate tragiche, tanto da essere messo in “codice rosso“. Il personale medico ha fatto di tutto per potergli salvare la vita, ma le sue condizioni di salute erano giudicate troppo gravi.

Nelle ultime ore, poi, qualcosa è andato a peggiorare fino a quando non è stata annunciata la sua morte. Il personale medico ha dichiarato ai suoi familiari della morte cerebrale dell’uomo. I parenti hanno dato il “via libera” per quanto riguarda l’espianto degli organi per la donazione. I carabinieri di Aprilia indagano su questa vicenda e continueranno ad ascoltare i testimoni presenti in quel drammatico giorno.

 

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