Bimbo di 4 anni ingerisce batteria, salvato dai medici del Bambin Gesù

Da giorni  un bimbo di 4 anni lamentava forti dolori addominali così i genitori hanno deciso di portarlo al pronto soccorso dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù dove, dopo svariati esami ecografici, i medici hanno scoprire la presenza di batteria nell’esofago del piccolo.

Immediatamente i sanitari hanno predisposto il necessario per eseguire l’intervento di rimozione per via endoscopica che si è concluso senza problemi senza dover  ricorrere a nessuna delle misure straordinarie predisposte per far fronte ad eventuali complicanze.

Infatti, come ha spiegato Luigi Dall’Oglio, responsabile di Chirurgia Endoscopica Digestiva del Bambino Gesù “Le batterie di questo tipo sono dette “killer” perché le lesioni che provocano possono essere talmente gravi da causare la morte. Possono generare fistole (fori; canali di comunicazione) tra l’esofago e la trachea o tra l’esofago e le arterie toraciche, dando origine ad emorragie gravissime. E nel caso del nostro piccolo paziente la pila a bottone si trovava a soli 3 millimetri dall’aorta. La semplice rimozione endoscopica “improvvisata”, perché dettata dall’urgenza, può essere motivo di una perdita di sangue irrefrenabile e potenzialmente mortale. In situazioni del genere è sicuramente necessaria la tempestività, ma bisogna agire attivando ogni possibile sistema di protezione e senza lasciare nulla al caso”.

Il bambino è ora in buone condizioni generali ma dovrà restare in osservazione presso l’ospedale per almeno due settimane.

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