Negli ultimi giorni è tornato decisamente a salire il prezzo alla pompa del carburante. Da nord a sud la verde e il diesel hanno sfondato il tetto dei due euro al litro
Una volta era la pandemia a rallentare il trasporto del petrolio, poi la guerra in Ucraina, che aveva fatto infiammare i prezzi, poi ancora, a ridosso delle vacanze estive e di Natale, è prassi il ritocchino alla pompa, in questi giorni però il rialzo del prezzo del carburante non ha una spiegazione logica e un pieno arriva a costare agli automobilisti anche 5 euro in più.

La denuncia arriva dalle stesse associazioni dei consumatori che hanno monitorato i prezzi delle pompe di benzina in queste ultime settimane a Roma e provincia e hanno notato un aumento indiscriminato del litro di benzina sia verde sia per il gasolio, che in alcuni casi è arrivato a sfondare il tetto dei due euro al litro senza distinzione di quartiere: da Roma nord a Roma sud, dai Parioli all’Eur.
I prezzi dei carburanti alle stelle
Gli automobilisti romani se ne erano già accorti da giorni, il prezzo del carburante alla pompa ha subito una nuova e in questo momento ingiustificata fiammata che ha portato in alcune stazioni di servizio il prezzo della benzina verde o del gasolio anche oltre i due euro al litro, anzi in alcuni punti vendita ha sfiorato i 2,5 euro al litro. Un salasso che porta ad avere un rialzo anche fino a sei euro per un pieno di carburante. Un aumento che sta mettendo a dura prova i pendolari romani e gli automobilisti in generale che oramai si sono organizzati con chat comuni o community sui social per categoria, quindi tra tassisti, Ncc, autotrasportatori, per segnalare le pompe di benzina in giro per la città che ancora tengono calmierato il prezzo del carburante. I prezzi nei distributori risultano più alti anche di 30 centesimi rispetto alla media regionale prevista dal governo e la sensazione comune per molti è oramai che fare rifornimento alla stazione di servizio sia come comprare direttamente la tassa sul carburante.

Aumenti in tutte le zone di Roma
Anche le associazioni dei consumatori stanno monitorando la situazione e hanno già denunciato un aumento del prezzo del carburante in questo momento ingiustificato. D’altro canto è una situazione che sta comunque riguardando tutta l’Italia con aumenti sensibili in tutte le maggiori città, da nord a sud. Il carburante in modalità servito ha già sfondato l’incredibile tetto del 2,5 euro al litro in alcuni distributori italiani, con l’aggravante che i nuovi listini record non si registrano sulle autostrade, dove i prezzi dei carburanti sono sempre più elevati, ma sulla rete ordinaria e nelle città. E’ stato calcolato che in appena 6 settimane il prezzo medio nazionale della verde è rincarato del +5,3%, il diesel del +6,3% e un pieno costa 5 euro in più dall’inizio dell’anno.