L’approssimarsi del grande evento ha fatto si che si moltiplicassero le strutture ricettive nella Capitale, ma molte di queste risultano non in regola con le licenze
Il 24 dicembre prossimo, con l’apertura della Porta Santa a San Pietro, si aprirà ufficialmente il Giubileo 2025. Un evento di portata mondiale che farà confluire nella Capitale oltre 30 milioni di pellegrini nei dodici mesi di celebrazioni, provenienti da ogni parte della terra. Ovvio che l’indotto per la città sarà enorme con importanti ripercussioni positive su ogni settore lavorativo.
Negli ultimi mesi il Comune di Roma ha voluto vederci più chiaro nelle offerte di pernottamento presenti negli annunci soprattutto online per la Capitale. E proprio incrociando i dati presenti sul registro delle strutture alberghiere e di Bed and Breakfast, e quelli presenti nei siti internet di riferimento, sono venuti alla luce centinaia di proposte di alloggio non in regola con le necessarie autorizzazioni.
Hotel, alberghi, guest house, pensioni e B&B, le strutture ricettive della Capitale si stanno preparando al grande evento del Giubileo che il prossimo anno catalizzerà l’attenzione del mondo Cristiano su Roma, su San Pietro. Le ultime stime parlano di non meno di trenta milioni di pellegrini e turisti pronti ad arrivare nella Città Eterna per le celebrazioni che, per dodici mesi, si susseguiranno tra eventi, raduni e benedizioni pubbliche nella piazza della grande Basilica di Roma. Un indotto che fa ben sperare ovviamente gli operatori del settore, ma che ha anche fatto fiutare il business a improvvisati imprenditori, che in fretta e furia hanno aperto strutture ricettive in grado di ospitare i turisti in arrivo. Soprattutto, il Comune di Roma, incrociando i dati relativi al registro delle strutture alberghiere e gli annunci online presenti nei siti specializzati, ha scoperto alcuni centinaia di annunci, soprattutto di Bed and Breakfast, non in regola con le licenze.
La Giunta capitolina a inizio marzo ha creato una task force ad hoc del Comando generale dei Vigili Urbani di Roma Capitale per scovare e portare alla luce affittacamere, B&B, Casa vacanze e Guest House, che sono pubblicizzate sui siti specializzati, aperte senza alcuna autorizzazione o con un ampliamento del numero delle camere mai denunciato e approvato. Solo a marzo, sono state oltre 200 le strutture ispezionate, una cinquantina delle quali non in regola sotto diversi punti di vista. Dieci quelle completamente abusive per le quali è scattata la chiusura immediata. Inoltre attualmente sono ancora sotto esame da parte della polizia municipale un centinaio di posizioni. Una situazione che non vede protagoniste solo le strutture illecite presenti nella zona del Centro Storico capitolino, ma anche realtà che sono presenti negli altri Municipi della Capitale, soprattutto nel quartiere di Trastevere e altri a ridosso della Basilica di San Pietro. Ma il fenomeno comunque è presente anche in periferia. Oltre alle autorizzazioni a operare sul mercato, tra le altre violazioni contestate ai gestori ce ne sono alcune amministrative come quella legata al contributo di soggiorno. Molte attività infatti non lo hanno mai versato creando un buco nelle casse del Comune di quasi 700 mila euro sul solo territorio di Roma.