Dalle 10 di questa mattina a Palazzo Madama è stata allestita la Camera ardente per l’ex Presidente della Repubblica. Presenti numerose autorità politiche italiane
Il feretro del presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano è arrivato a Palazzo Madama intorno alle ore 9.00 di mattina, dove è stata allestita la camera ardente che durerà sino a domani pomeriggio. A scortare l’ex Capo di Stato, durante tutto il tragitto dalla clinica Salvator Mundi – dove si è spento venerdì sera – al Senato, è il picchetto d’onore dei Corazzieri in motocicletta.
I funerali di Stato si terranno martedì alle 11,30 nell’Aula di Montecitorio. La Camera ardente, nella Sala Nassiriya di Palazzo Madama, è stata aperta per le autorità alle 10, alla presenza del presidente del Senato Ignazio La Russa. Ad accogliere il feretro dell’ex Presidente della Repubblica davanti all’ingresso principale di Corso Rinascimento, c’erano il presidente del Senato Ignazio La Russa, il segretario generale Elisabetta Serafin, il vice Segretario generale Federico Toniato, i figli dell’ex Capo di Stato, Giulio e Giovanni, i nipoti, la moglie Clio che era arrivata poco prima. “Lasciamo qualche momento alla famiglia e aspettiamo l’arrivo del Presidente della Repubblica”, le prime parole del presidente del Senato.
Il Presidente della Repubblica Mattarella è arrivato pochi minuti dopo, accompagnato dalla figlia Laura. Mattarella si è intrattenuto pochi minuti davanti al feretro e ha salutato i familiari. All’uscita è stato accolto da un lungo applauso dei passanti. Dopo il Presidente della Repubblica è arrivata anche il Premier Giorgia Meloni. Numerose le dichiarazioni e i ricordi: “Il presidente Giorgio Napolitano lascia un modo e uno stile di adempiere ad altissime funzioni pubbliche molto rigoroso che è il contrario dell’inseguimento del consenso e della demagogia, è il fare il bene del Paese”, ha dichiarato il senatore a vita ed ex Premier, Mario Monti. “Non ero la sua prima scelta, ma quando decise mi appoggiò e supportò. Durante l’elezione di Mattarella eravamo fianco a fianco a contare ogni voto”, le parole di Matteo Renzi.
Secondo Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia “La qualità, la competenza e la precisione sono delle doti che andrebbero riproposte in un mondo, non solo politica, dove la preparazione sembra quasi un optional. Le opinioni possono essere state diverse ma c’era esperienza e solidità. È questo il lascito di Napolitano”. L’ex presidente della Camera Laura Boldrini: “Ho conosciuto Giorgio Napolitano quando era ministro dell’Interno e io lavoravo all’agenzia dei rifugiati dell’Onu, parlavamo spesso dei rifugiati, del diritto d’asilo. Era un uomo integro, un convinto europeista e credo che l’Italia gli debba molto”.
“È stato uno straordinario europeista ha sempre avuto l’idea che lo sviluppo e la forza dell’Italia sarebbero stati possibili in un orizzonte europeo. La sua è stata una grande lezione”, ha dichiarato il commissario europeo all’economia Paolo Gentiloni uscendo dalla camera ardente di Giorgio Napolitano.
Arriva anche il Papa
A sorpresa alla camera ardente allestita al Senato per Giorgio Napolitano è, arrivato anche Papa Francesco. Mentre la folla continuava ad entrare in sala Nassiriya di Palazzo Madama per rendere omaggio all’ex capo di Stato, ha parcheggiato davanti all’ingresso di Palazzo Madama l’auto del Papa. Gli assistenti parlamentari sono arrivati subito per portare una sedia a rotelle per fare entrare il Santo Padre più comodamente dall’ingresso di corso Rinascimento. Una volta entrato, Papa Francesco si è però alzato per salutare i familiari e ora sta rendendo omaggio al feretro dell’ex capo di Stato. “Un ricordo e un gesto di gratitudine a un grande uomo servitore della patria”. Firmato: Francesco. E’ questo il messaggio lasciato dal Santo Padre al termine della sua visita in Sala Nassirya di Palazzo Madama dove è allestita la Camera ardente di Giorgio Napolitano