Nasce il primo ambulatorio veterinario gratuito e che si rivolge a quelle persone che non possono permettersi le cure mediche
Il fatto che il cane sia il migliore amico dell’uomo è diventato ormai una convinzione popolare che si espande spesso anche ad altri animali domestici con i quali condividiamo in nostri spazi. Eppure, i cani hanno qualcosa di più. Sono animali fidati, che si legano indissolubilmente a chi gli fa del bene, a chi li fa sentire amati e coccolati.
È pur vero che gli animali in genere offrono affetto e compagnia, e al di là della loro specie diventano membri a tutti gli effetti delle famiglie. Non sempre, però, è possibile garantirgli ciò di cui hanno bisogno. Avere un animale in casa ha un costo, motivo per cui non tutti sono in grado sempre di sostenerlo. Cosa accade quindi nel momento in cui queste famiglie attraversano momenti di difficoltà economica?
Per offrire una soluzione a questo tipo di necessità è nato a Roma il primo ambulatorio veterinario sociale della LAV (Lega Anti Vivisezione). Questa struttura è stata inaugurata lo scorso 22 ottobre in viale Regina Margherita, nei pressi del quartiere Parioli.
Questo ambulatorio ha come scopo quello di poter offrire dei servizi veterinari gratuiti a cani e gatti che appartengono a persone in condizioni di fragilità sociale. Visite, interventi chirurgici e cure saranno garantiti a tutti coloro che, per ragioni economiche, non hanno le possibilità di permettersi di sostenere le spese veterinarie, ma che, allo stesso tempo, non vogliono rinunciare al proprio animale e continuare a prendersene cura.
Il taglio del nastro
Questo progetto coinvolgerà almeno 400 famiglie solo nel primo anno di attività. Il loro obiettivo è quello di garantire un supporto concreto a tutti coloro i quali vivono in una situazione di precarietà economica. A queste persone si rivolgono con lo scopo di permettergli di di mantenere il proprio animale.
Questa iniziativa, ovviamente, si rivolge principalmente a quelle famiglie che già partecipano a un programma di sostegno della LAV e della Comunità di Sant’Egidio. Questa collaborazione, in particolar modo, è nata nel periodo del lockdown. Molte persone nel corso della pandemia hanno affrontato notevoli difficoltà nel gestire le necessità quotidiane dei loro animali. Queste hanno, quindi, chiesto aiuto per poterli nutrire, portarli a spasso o farli visitare da un veterinario.
In occasione del taglio del nastro della nuova attività erano presenti anche figure di spicco come Gianluca Felicetti, Presidente della LAV, Massimiliano Umani della Comunità di Sant’Egidio, e l’assessora alle Politiche sociali e alla salute Barbara Funari.
Proprio quest’ultima ci ha tenuto a sottolineare l’importanza dell’iniziativa: “Garantire anche agli animali domestici di persone che vivono in condizioni di fragilità le cure veterinarie necessarie è un importante segnale di civiltà in aiuto delle famiglie in difficoltà economiche che, per amore dei propri amici a 4 zampe, potrebbero trovarsi nelle condizioni di fare spiacevoli rinunce”: