A pochi giorni dall’inizio del Giubileo, nella Capitale riaprono le fontane monumentali, svelandosi in tutta la loro intatta bellezza dopo le importanti operazioni di restauro
La notte del 24 dicembre Papa Francesco, con l’apertura della Porta Santa della Basilica di San Pietro, inaugurerà ufficialmente il Giubileo 2025. Un evento molto atteso dalla comunità Cristiana che porterà nella Capitale oltre 30 milioni di pellegrini nei dodici mesi di celebrazioni. Con Roma che diventerà ancora più punto di riferimento e centro dell’attenzione mediatica mondiale.
Negli ultimi anni Roma e i cittadini romani hanno dovuto sopportare tanti sacrifici per i mille e oltre cantieri che la Giunta comunale ha aperto per dare un volto nuovo alla Capitale in vista dell’evento giubilare, tra ammodernamenti, ristrutturazioni e pulizie oltre che importanti grandi opere. Tantissimi sono stati gli interventi in quasi tutti i quartieri della città che hanno reso ancora più congestionano il già tanto complicato traffico cittadino, oltre che tutta una serie di barriere, tralicci, impalcature e ponteggi che in questi mesi hanno nascosto alla vista le bellezze della città, provocando anche le proteste dei tanti turisti giunti nella Capitale da ogni parte del mondo.
I monumenti tornano a nuova vita
Meno di un mese all’apertura ufficiale del Giubileo e finalmente a Roma cominciano a rivedere la luce alcuni dei monumenti storici che in questo ultimo anno sono rimastati coperti per permettere i lavori di pulizia e riqualificazione. Ad esempio, dopo sette mesi di interventi di restauro finanziati dai fondi del PNRR-Caput Mundi, Roma, hanno finalmente rivisto la luce del sole alcuni dei suoi tesori architettonici più significativi, come le fontane di piazza del Pantheon e le laterali di piazza Navona, tra cui quella di Nettuno e quella del Moro, opere di Giacomo Della Porta.
Una riapertura che ha permesso così all’acqua di tornare a scorrere e a zampillare in opere dall’enorme valore culturale e meta quotidiana di turisti da tutto il mondo. Non a caso tante sono state le polemiche che recentemente sono state rivolte alla Giunta comunale costretta a chiudere la Fontana di Trevi svuotandola dell’acqua per importanti e improcrastinabili lavori di pulizia e manutenzione. I media, soprattutto quelli americani, hanno ironizzato molto sulla piccola piscina montata a bordo vasca soltanto per permettere alle migliaia di turisti il classico rito del lancio della monetina con annesso desiderio. E’ stato lo stesso sindaco di Roma Roberto Gualtieri e altri rappresentanti della giunta capitolina a presenziare all’inaugurazione, celebrando il rilancio di queste icone della città eterna.
Lavori in via di ultimazione
Questa prima “svestizione” dalle impalcature, che ha coinvolto quattro tra le fontane più belle e iconiche della città, segna soltanto l’inizio di una serie di inaugurazioni che, da qui a dicembre, restituiranno alla città decine di monumenti e piazze in vista del prossimo Giubileo quando, nel cronoprogramma portato avanti dal Campidoglio, la maggioranza dei lavori previsti dovrebbero fare in tempo a chiudersi. “Cominciamo a togliere le transenne e a restituire questi monumenti alla loro bellezza, alla città e al mondo”, ha detto raggiante il Sindaco nelle piccola ma significativa cerimonia di riapertura delle fontane.
“Questo è un programma massiccio. Stiamo parlando di 26 fontane, quasi tutte con restauri e alcune con manutenzioni straordinarie, per un importo di più di 11 milioni di euro. È un intervento che non era mai stato fatto con questa vastità e ampiezza. Adesso inizia la stagione della riapertura di tutte le fontane”. Il Giubileo si avvicina sempre di più e Roma una dopo l’altra torna a far risplendere le sue bellezze.