Ecco perché a Roma ci sono così tanti quartieri che cominciano con “Tor”

La Capitale d’Italia è molto estesa e con oltre 4 milioni di abitanti è una delle città più popolose d’Europa. Molti nomi dei suoi quartieri hanno una caratteristica comune.

Chiunque abbia avuto modo di vivere Roma oltre i classici e meravigliosi luoghi turistici, avrà sicuramente notato la curiosa caratteristica che hanno alcuni quartieri o alcune zone della città. Molti di questi infatti hanno nel nome il dittongo iniziale Tor: Tor SapienzaTor di QuintoTor Marancia, Tor Tre Teste e molti altri. Una caratteristica che ha però una precisa spiegazione.

Ecco l’origine dei nomi che cominciano con Tor – Roma.cityrumors –

Roma è stata culla della civiltà antica, capitale di un Impero che si estendeva in tutta Europa e a tutta l’Africa del Nord, al di là del Mar Mediterraneo. La capitale di un impero così grande andava difesa, oltre che con un esercito molto organizzato, anche con costruzioni imponenti e postazioni particolari che dovevano proteggerla dagli attacchi esterni.

Il perchè di tutti questi Tor

Una curiosa caratteristica che ritroviamo nella toponomastica della città di Roma è quella di molti quartieri e zone che cominciano tutte quante con il dittongo Tor. Tor Bella Monaca, Tor de’ Cenci, Tor Tre Teste, Tor SapienzaTor di QuintoTor Marancia, Tor Tre Teste, tutti quartieri della città che avevano la particolarità di ospitare delle torri di guardia. In epoca successiva invece dimostravano la ricchezza delle famiglie nobiliari, proprietarie di importanti ville caratterizzate da alte torri. In pratica queste torri facevano parte del sistema di protezione costruito verso la fine dell’Impero Romano e mantenuto dallo stato papale per lungo tempo. Particolari costruzioni difensive che si estendono anche oltre i confini attuali, non a caso anche in provincia di Roma ci sono molte località sempre con lo stesso “Tor” nel nome. Queste Torri avevano lo scopo di segnalare l’avvistamento di eserciti nemici in avvicinamento a Roma.

Una delle torri di Roma – Roma.cityrumpors –

Un sistema semplice quanto ingegnoso

Questi edifici di pianta rettangolare, quadrata o circolare, oltre a essere simboli di potenza e nobiltà, erano quindi degli avamposti militari sui quali, in caso di pericolo avvistato, veniva acceso un fuoco in cima. Posizionate tutte alla giusta distanza, costituivano uno stratagemma per consentire ad almeno altre due Torri di vedere il segnale e propagarlo a loro volta. Considerando la scarsa velocità di avanzamento degli eserciti del tempo, composti in larga parte da fanteria, la città aveva il tempo di approntare al meglio le proprie difese.  Si è arrivati a contare che a Roma nel periodo medievale furono edificate fino a 300 torri, a cui si sommano tutti i campanili delle chiese.

In seguito, quando si trasformarono in residenze nobiliari, vennero prese come simbolo di ricchezza da parte di quella determinata famiglia che così ne poteva preservare il potere. Anzi, se una torre veniva abbattuta, indicava che anche il potere nobiliare di quella famiglia era caduto in disgrazia o si era indebolito. Oggi incastonate e inserite all’interno del paesaggio urbano della città, le torri di Roma sono molte di meno e si arriva a contarne più o meno cinquanta. Che siano nella periferia o nel centro città queste strutture continuano a rappresentare un grande documento storico della Città Eterna.

 

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